“Il partito? Lo chiamerei Forza Gnocca”. Ma quando terminerà questa squallida sceneggiata che non fa ridere affatto? Il Presidente si crede così divertente tanto che, oltre alla trovata della “gnocca”, oggi, in Parlamento, dopo aver dichiarato di essere “preoccupatissimo” per la situazione economica in cui versa il Paese, causa l’ulteriore declassamento dell’agenzia di rating Mody’s, si è messo a raccontare in aula barzellette ad un gruppo di deputati, suoi adepti, messi lì, a nostre spese, perché funzionali ai “bisogni” del loro signore. Quadretto indegno di un Parlamento! Qualcuno, una parlamentare donna, lo fa notare, in risposta avrà un irripetibile attacco machista da parte di un adepto, per giunta leghista. Ma in aula si continua a ridere per le barzellette del presidente. Chissà se ridono veramente, o fanno finta di ridere per compiacerlo, ridono del suo nulla. Così come difendono il suo nulla, le sue bugie, le sue malefatte contro ogni evidenza, ogni logica e ogni decenza. Proprio oggi, nel giorno dei funerali delle cinque giovani donne che lavoravano per tre euro e 95 centesimi all’ora, proprio oggi, e nelle sedi istituzionali più importanti del paese, si continua a ridere, squallidamente e volgarmente. Tema prediletto? Sicuramente le donne. Presidente, lei non ci fa ridere affatto, semmai ci fa tanta pena, per la sua pochezza, per la sua squallida particina nel palcoscenico della vita, che non recita neanche bene! E si tolga il cappello davanti alle giovani donne di Barletta, morte tragicamente, ma già in vita, vittime di un sistema indegno di un paese civile!