• Si riaccende la speranza per le Taurensi. Il Cipe sblocca 4,1 miliardi destinati alle regioni del Sud
    03/08/2012 | Giuseppe Campisi | Edicola di Pinuccio

    ADESSO TOCCA AL MEZZOGIORNO fare la sua parte. E se può avere un motivo di speranza aggiuntivo, il che non guasta, lo deve all’esito della seduta odierna del CIPE che si è rivelato fruttuoso in particolare proprio per il sud a cui è stata data peculiare attenzione attraverso lo sblocco di importanti finanziamenti  per un totale complessivo di 4.191,5 milioni di euro per mezzo del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Il Comitato per la programmazione economica, di concerto con il governo ed i ministri economico-finanziari guardando al meridione, hanno deciso di imprimere un cambio di passo per accelerare l’attuazione del piano per la crescita, approvando un finanziamento di 1.060,5 milioni di euro destinato ad  interventi prioritari nel Mezzogiorno per la manutenzione straordinaria del territorio  (bonifiche/rifiuti/sistema idrico integrato, difesa del suolo e forestazione), con onere a carico delle risorse regionali 2000-2006 e 2007-2013 del Fondo per lo sviluppo e la coesione, ed  approvando la programmazione delle residue risorse regionali 2000-2006 e 2007-2013 del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il finanziamento degli interventi strategici nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna,  Sicilia e Umbria,  per un importo complessivo di circa 3.131 M/euro.

     

    Il provvedimento di oggi, che pesa quindi 4 miliardi circa, rappresenta l’iter conclusivo della programmazione delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, (circa 21 miliardi assegnati dall’agosto 2011). Il governo sottolinea come questa iniziativa si stata promossa sulla base di una cooperazione rafforzata con la Commissione europea e col consenso con i Presidenti delle Regioni, proprio per intraprendere una ulteriore velocizzazione e riqualificazione strategica della spesa, garantendo una forte concentrazione delle risorse su alcuni interventi prioritari, tra cui: infrastrutture ferroviarie (1,5 miliardi); istruzione (circa 1 miliardo); servizi di cura alla persona (cura infanzia e anziani non autosufficienti, 730 milioni); iniziative per i giovani (671 milioni). Alla Calabria sono state destinate risorse complessivamente per  258 Mln/euro così ripartite : 68,3 riservati per manutenzione straordinaria del territorio; 7,0 per promozione di impresa; 105,6 canalizzati a riqualificazione urbana; 6,0 adibiti al sostegno alle scuole ed università e  71,1 riservati ad altre infrastrutture. E questo, dunque, può portare all’apertura di nuovi scenari di potenziale rafforzamento degli impieghi arrivati a dare soccorso come una fresca boccata d’ossigeno alle regioni, specificatamente a quelle “svantaggiate” le quali ora si devono adoperare con la dovuta efficacia per riversare queste risorse a favore di sviluppo e crescita del territorio. Inoltre per quel che ci riguarda da vicino, questa determina potrebbe essere un favorevole presagio per la riattivazione, ad esempio, delle sospese linee di trasporto Taurensi che potrebbero così riprendere le loro prestazioni ottuagenarie, magari modernizzando mezzi e servizi e con esse la mobilità pubblica pianigiana, inadeguata quanto vetusta, consentendo ad una larga fascia di cittadini di poter godere di un trasporto pubblico locale accessibile nonché facilmente utilizzabile come metropolitana di superficie, che ricollegherebbe paesi e ripristinerebbe una possibilità ecosostenibile strappata insensatamente ad un’area già di suo abbastanza sfortunata, ma da sempre intesa quale terreno di conquista di voti per politici irriguardosi, e di razzia, per faccendieri senza scrupoli, che in comune hanno avuto solo l’effetto, latu sensu, di arrecare seri danni alla qualità della salute sociale ed economica di tutti quei cittadini portatori sani di speranze così diligentemente disattese.