• La direttrice della Casa di reclusione di Laureana di Borrello interviene sulla querelle Ceravolo-Golfo
    14/10/2012 | Angela Marcello, direttrice dell'Istituto Luigi Daga, Laureana di Borrello | Strill.it

    LAUREANA DI BORRELLO – Intervengo solo per chiarire la mia posizione in merito  alla spiacevole vicenda Ceravolo-Golfo. Ho espresso la mia solidarietà all’on.le Golfo in occasione dell’uscita di un articolo pubblicato su Calabria Ora il 10 ottobre scorso dove tutte le forze politiche compreso il Pdl, dove milita la Golfo, attaccavano la senatrice con toni accesi ed offensivi su una sua opinione in merito alla chiusura del carcere di Laureana. Questa mia solidarietà non vuol dire che io condivida quanto dichiarato in merito dalla Golfo, fino ad oggi infatti sono stata fuori per scelta da tutti i dibattiti, da funzionario dello stato non intendo  esprimere alcuna opinione sulla vicenda, il mio ruolo mi impone di obbedire senza sindacare le determinazioni superiori. La mia solidarietà voleva riportare i toni del dibattito a quelli del rispetto  del contradditorio, del dialogo e del confronto educato, solo questo….

     

    Voglio ricordare a tutti che tenuto conto  che vi state battendo per un carcere che solo fino a quindici giorni fa educava i detenuti al rispetto  delle opinioni altrui anche se diverse e in contrasto con le nostre, affontandole con il sereno dibattito  e non con l’aggressione verbale…, non si sarebbe dovuto arrivare a questi scontri verbali dai toni così accesi e offensivi…  Per il resto l’avere espresso questa solidarietà non vuol dire che io condivida  quanto dichiarato dalla Golfo in merito alla chiusura del carcere, come ho già detto su questa vicenda non tocca a me esprimere opinioni  in merito…

     

    Sono poi molto dispiaciuta che Lella Golfo  abbia querelato l’avvocato Ceravolo, perché ha inteso quelle frasi a Lei indirizzate , come una minaccia nei suoi confronti; non credo proprio fosse quello il senso che l’avvocato voleva esprimere; francamente proprio per i sentimenti di stima ed amicizia che nutro nei confronti di entrambi (per l’avvocato che mi ha sempre sostenuto nel corso del suo mandato ed anche adesso e per Lella che  mi ha voluto  pubblicamente riconoscere i meriti del mio lavoro onorandomi con l’ambito premio Bellisario oltre a tutto quello che fa quotidianamente come parlamentare e presidente della fondazione Bellisario per tutte noi donne) spero che i due possano chiarirsi prima di arrivare ad uno scontro nelle aule giudiziarie, sono sicura che tutto sia dovuto ad un equivoco generato da una mancanza di conoscenza reciproca. Spero di aver chiarito la mia posizione e rasserenato gli animi e nel ringraziare davvero tutti quelli che si stanno battendo per la riapertura in tempi brevi dell’Istituto (davvero non mi sarei mai aspettata una mobilitazione così unanime), auguro che tutti coloro che si sono impegnanti in tale causa continuino fiduciosi a lottare senza perdersi in inutili e sterili battibecchi  per raggiungere l’obiettivo comune, non serve dividersi è l’unione che fa la forza.

     

     


     
  • 2 commenti

    1. antonio s

      che belle parole di pace, manca solo la benedizione urbi et orbi. mah!! la cara “funzionario dello stato non intendo esprimere alcuna opinione sulla vicenda”, dovrebbe invece “intendere” ed esprimere tutto il suo disappunto, per la chiusura, lei che ne è stata direttrice, e lasciasse semmai perdere le guerre tra ceravolo e golfo.

    2. mario di certe notti

      Già, proprio come i sindacati che invece di fare vertenze convocano conferenze e dibattiti, per interminabili bla bla bla, che nella stessa seduta nessuno ricorda più. Almeno questa è un funzionario dello Stato, dove il suo auspicabile commento nulla toglie e nulla aggiunge alla questIone e quindi evita, visto che è inutile.

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