• La Lega Nord rilancia l’obiettivo della secessione. Possono, le Istituzioni, assistere impotenti, o quasi, a tutto questo?
    22/09/2011 | Rosanna Giovinazzo | Edicola di Pinuccio

    Bossi senior e junior, Calderoli, Maroni, la signora bruna, dal viso torvo, urlante e dai capelli pettinati un po’ all’antica, una folla anonima di “povera” gente, di miss padane, che ridacchiano, applaudono all’improponibile, all’incitamento all’eversione. Frutto di un malcontento mal orientato, di un populismo bieco e di parte, di rozzezza, di un’ignoranza diffusa sulle leggi e sull’impianto costituzionale del nostro paese. A Pian del Re prima, a Venezia poi, la parola d’ordine, una: secessione; il mezzo: l’esercito padano (inneggiato a Pian del Re), il referendum (a Venezia). Mezzo più morbido, più “democratico” il secondo: scelta obbligata, forse, per Bossi, più consapevole, a distanza di qualche giorno, dell’enorme eresia che aveva pronunciato. Oggi Reguzzoni addirittura afferma, in risposta al presidente Napolitano, che il popolo sovrano (che però non rispetta il dettato costituzionale) conta più del Capo dello Stato. Ben due ministri della Repubblica, uno addirittura agli Interni, che si fanno interpreti di un anticostituzionalismo evidente anche alle persone meno informate! Il massimo del paradosso e della provocazione. Dopo il vilipendio alla bandiera, e tante altre sortite simili, dopo la “traduzione” scurrile e volgare del “logo” SPQR, simbolo di una storia secolare che ha fatto grande il nome di Roma e dell’Italia, storia che certamente né Bossi senior né, a maggior ragione, il pluribocciato Bossi junior, conoscono, tocca adesso all’estrema provocazione: la secessione. Possono, le Istituzioni, assistere impotenti, o quasi, a tutto questo? Può, la Lega, permettersi impunemente di incitare alla secessione e dileggiare la Costituzione? Si può continuare a minimizzare e sdrammatizzare su un fenomeno che è invece molto drammatico? E’ legittimo tutto questo? Io credo proprio di no. Qualcuno, anche di autorevole, mi dice che, fin quando milioni di persone sosterranno la Lega, siccome siamo in democrazia, non possiamo farci nulla. Bene, giusto, qui però non si tratta di rispetto delle idee altrui, si tratta piuttosto di anticostituzionalità. E credo addirittura che sia incostituzionale la presenza in Parlamento di questi signori, che parlano di secessione e che sono stati e sono retribuiti anche con i denari dei contribuenti che, come me, non sono e non vogliono essere padani.