• Scuola. Inizio d’anno scolastico incerto per i bambini diversabili. La posizione dell’Associazione Difesa Diversamente Abili
    09/09/2014 | ADDA (Associazione Difesa Diversamente Abili) | Comunicato

    GALATRO – L’ADDA (Associazione Difesa Diversamente Abili) esprime grande preoccupazione e sconcerto per la situazione di totale incertezza in cui si trovano a vivere i ragazzi diversamente abili che frequentano i vari ordini di scuole e le loro famiglie. A una settimana dall’inizio delle lezioni né le amministrazioni comunali né quella provinciale sono in grado di garantire che saranno erogati i servizi indispensabili per il concreto esercizio del diritto allo studio, costituzionalmente garantito e perciò incomprimibile. In particolare, ci risulta che non sono stati concretamente accreditati alla Provincia, da parte della Giunta Regionale, le somme del diritto allo studio relativi agli anni scolastici 2012-13 e 2013-14, nei quali è stato possibile sopperire in parte, con un’avveduta gestione dei pochi fondi residuati da precedenti esercizi da parte del settore Istruzione della provincia, ai mancati trasferimenti. Con il nuovo anno questo non sarà più possibile e senza la possibilità da parte dei Comuni di utilizzare le somme iscritte nei bilanci l’intero sistema del sostegno alla disabilità scolastica rischia di saltare. In base alle normative vigenti, l’incombenza di garantire i servizi essenziali è da considerarsi in capo alle amministrazioni locali, che in mancanza di trasferimenti da parte della Regione dovranno attingere ai propri bilanci per garantire comunque diritti costituzionalmente tutelati.

     

    L’Associazione ADDA fa saper che, in qualità di ente per la difesa dei diritti dei bambini diversamente abili, eserciterà in tutte le sedi la più assidua vigilanza, assumendo tutte le iniziative idonee al soddisfacimento delle istanze racchiuse nella propria ragione sociale. Da segnalare che l’assessore regionale all’istruzione Caligiuri, in una nota, ha sottoposto all’attenzione del presidente della Provincia Raffa, una richiesta di sollecitazione alle amministrazioni locali, competenti per materia, affinchè adottino i provvedimenti necessari per rimuovere il principio di uguaglianza nel diritto allo studio. Atto apprezzabile ma tardivo da parte dell’assessore, ormai ridotto a gestire l’ordinaria amministrazione in imminenza di elezioni, dopo la fine ingloriosa della giunta Scopelliti. Non dimentichiamo che Caligiuri, oltre a snobbare a suo tempo il convegno che l’ADDA organizzò a Galatro sui diritti dei bambini diversabili, si è reso famoso per aver promesso ripetutamente un tablet per ogni docente calabrese, con i docenti che sono però ancora in attesa. Non è comunque escluso che l’assessore (nominato nel 2010 da Scopelliti come esterno) possa provare a candidarsi alle prossime elezioni regionali di fine Ottobre con l’intento di ricevere un mandato elettivo.