• Ndrangheta. Operazione “Bucefalo”, sequestrato il centro commerciale Annunziata. Il Procuratore de Raho: “Indagine storica”
    12/03/2015 | Stefano Perri | www.strill.it

    REGGIO CALABRIA – ”Un’indagine storica”. Non ha esitazioni il capo della Procura di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho nel definire gli esiti dell’operazione Bucefalo condotta dalla Dda reggina ed eseguita dagli uomini della Guardia di Finanza che hanno eseguito nella notte 11 provvedimenti di custodia insieme al sequestro di beni per l’enorme cifra di 210 milioni di euro, tra i quali anche il noto parco commerciale Annunziata di Gioia Tauro. ”L’indagine odierna dimostra che non esistono barriere insuperabili – ha dichiarato De Raho – non ci sono aree di intoccabili. La legge è uguale per tutti, l’ho detto dal primo giorno che mi sono insediato. Anche quelle che possono apparire delle oasi felici per la ‘ndrangheta, devono essere territorio di conquista per lo Stato. E’ proprio sul piano economico che va battuta la criminalità organizzata”. L’odierna inchiesta ”ha colpito gli interessi economici di una delle più importanti dinastie mafiose della ‘ndrangheta”.

     

    Lo afferma con decisione il procuratore Ottavio Sferlazza, fresco di nomina alla Procura della Repubblica di Palmi. ”Quello che colpisce – spiega – è che siamo in presenza di una vera e propria impresa mafiosa. Il centro commerciale Annunziata era espressione diretta degli interessi economici di una delle cosche più importanti di questa terra. Ancora una volta abbiamo la prova che la ‘ndrangheta inquina il mercato provocando costi sociali elevatissimi. Una longa manus che scoraggia gli investimenti e favorisce le delocalizzazioni, mortificando l’economia locale”. L’Annunziata era dunque al centro degli interessi economici della potente cosca dei Piromalli. La compartecipazione alla cosca di Alfonso Annunziata era la base sulla quale l’imprenditore aveva costruito negli anni il suo impero economico. Da commerciante ambulante agli inizi degli anni ’80 a dominus incontrastato delle attività commerciali nell’area di Gioia Tauro.

     

    Gli inquirenti sono riusciti ad accertare come una qualsiasi impresa volesse aprire un’attività commerciale su quel territorio doveva necessariamente passare attraverso Annunziata e.. ”pagare un caffè ogni tanto”. ”Con questa indagine possiamo dire di aver domato la ‘ndrangheta sul territorio di Gioia Tauro, quantomeno dal punto di vista economico” riassume così gli esiti dell’indagine il vice comandante del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria Claudio Petrozziello. Non è un caso infatti se l’inchiesta condotta dalle Fiamme Gialle prende il nome da Bucefalo, l’enorme ed indomabile cavallo di Alessandro Magno.

     

    L’inchiesta ricostruisce praticamente trent’anni di storia criminale delle ‘ndrine sulla Piana di Gioia Tauro. Lo stesso imprenditore Alfonso Annunziata era già stato sotto processo negli anni novanta. Ma la accuse a suo carico erano svanite in appello quando il proprietario del centro commerciale era stato assolto e considerato vittima di estorsione. ”Non deve stupire – chiosa Sferlazza – che si sia arrivati a questi risultati solo oggi. Siamo riusciti a ricostruire la vicenda partendo da elementi nuovi, dalle acquisizioni di importanti collaboratori di giustizia. Qualcuno potrebbe dire che lo Stato è arrivato in ritardo. Noi rispondiamo che l’importante è che sia arrivato”.

     

    L’approfondimento di Strill :

    -Smantellato l’impero economico di Annunziata: il video dell’operazione ;

    -Gioia Tauro (RC) – Operazione ”Bucefalo”: queste le misure cautelari;

    -Gioia Tauro (RC) – Operazione Bucefalo: le società sottoposte a sequestro;

    -La scalata al successo di Alfonso Annunziata, imprenditore amico del clan;

    -Colpo ai Piromalli: 11 arresti, sequestrato il parco Annunziata