• Pioggia di solidarietà dopo le lettere di minacce sul rigassificatore
    28/03/2013 | Edicola di Pinuccio

    REGGIO CALABRIA -Le lettere di minacce recapitate a diversi esponenti degli enti locali e dell’Autorità portuale, con cui si promettono conseguenze drammatiche se il progetto del rigassificatore di San Ferdinando dovesse vedere la luce, hanno sollevato un coro unanime di solidarietà da parte di forze politiche, sindacali e associative di ogni ispirazione ideale e culturale. In materia pubblichiamo alcune dichiarazioni.

     

    Apprendiamo sgomenti, da fonti di stampa, le gravi minacce rivolte al presidente della Provincia, Raffa, alla vicepresidente della regione, Stasi, e al presidente dell’Autorità portuale, Grimaldi. In numerose occasioni abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con alcuni di questi rappresentanti, con il presidente Raffa anche personalmente nell’aprile 2012, alla presenza dei consiglieri provinciali Longo e Sciarrone, esprimendogli le perplessità del territorio sul rigassificatore. Ma se il dissenso è naturale e fisiologico in una struttura democratica che contempla, dunque, posizioni antitetiche, non è assolutamente ammissibile, mai, e va condannata senza alcuna scusante, la violenza. Esprimiamo pertanto una inequivocabile e ferma condanna a questo gesto, dal quale ci dissociamo totalmente, e offriamo la nostra solidarietà a Raffa, Stasi e Grimaldi, auspicando un clima maggiormente disteso su questa vicenda. Associazioni No Rigassificatore

     

    Il ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, esprime ”massima solidarieta’ e vicinanza” ai vertici delle istituzioni calabresi e ai rappresentanti dell’Autorita’ Portuale e della Capitaneria di Gioia Tauro per le minacce ricevute. ”Si tratta – afferma il ministro Passera – di un gesto inaccettabile. Si possono avere posizioni diverse sulla realizzazione di infrastrutture, peraltro fondamentali, nel nostro Paese. Tuttavia, atti di minaccia come questo vanno oltre ogni forma di legittimo dissenso e sono da respingere attraverso la massima unita’ di tutte le istituzioni. Mi auguro – conclude Passera – che i responsabili di questo gesto meschino siano al piu’ presto individuati dalle forze dell’ordine”. Corrado Passera, ministro dello Sviluppo

     

    Le lettere componenti del comitato portuale di Gioia Tauro rappresentano un intollerabile azione ed un pessimo segnale da non sottovalutare. Accanto alla solidarietà mia personale e del Pd reggino alle personalità destinatarie delle minacce, non si può non manifestare la più seria preoccupazione per atti così torbidi quanto violenti. L’auspicio è che gli organi inquirenti riescano in tempi rapidi a risalire agli autori delle minacce e ad individuare la matrice che si cela dietro. Contro tali ignobili gesti occorre esprimere la più netta e corale condanna e reagire con inflessibile determinazione. intimidatorie inviate ad alcuni rappresentanti istituzionali. Girolamo De Maria, coordinatore del Pd reggino

     

    La Cgil, appresa la notizia, esprime solidarietà e vicinanza, per le minacce pesanti che hanno raggiunto, i componenti del comitato portuale che recentemente hanno dato il loro parere favorevole per la concessione demaniale della costruzione del rigassificatore di Gioia Tauro. Riteniamo che in un paese civile e democratico, la diversità di posizioni politiche ed ideologiche su un tema delicato come quello della costruzione del rigassificatore, non possano innescare violenze inaudite e minacce pericolose. Confidiamo pertanto sull’operato delle forze di polizia, che riescano a fare piena luce sulla vicenda, affidando alla giustizia i responsabili di un vile gesto che non distende i toni di una polemica aspra, ma che rischia solamente di infuocarli ancora di più. Antonino Calogero, segretario generale Cgil Gioia Tauro

     

    Le gravissime intimidazioni ricevute dalla vicepresidente Antonella Stasi, sono il segno che un lavoro politico svolto con efficacia e trasparenza, suscita reazioni di violenza e vessazioni di ogni sorta. La vicenda del rigassificatore di Gioia Tauro, ha suscitato contrasti e dibattiti di “normale amministrazione”, ma è impensabile che si possa arrivare ad atti estremi come minacce di morte. Siamo convinti che il progetto seguito per Gioia Tauro non subirà nessun arresto e che la vicepresidente mai farà un passo indietro di fronte a deprecabili atti mafiosi. Siamo certi che il suo lavoro continuerà con la serenità e la determinazione di sempre. La Lista Scopelliti presidente di Crotone esprime tutta la solidarietà e l’appoggio incondizionato ad Antonella Stasi che si è sempre adoperata, non solo per il territorio crotonese, ma ha offerto il suo lavoro istituzionale incondizionatamente a tutta la Calabria. L’auspicio è che le forze dell’ ordine possano nel più breve tempo possibile fare chiarezza sulla vicenda, perché gli animi possano rasserenarsi e continuare a lavorare nell’ interesse della regione.  Lista Scopelliti Crotone

     

    I segretari generali della Cisl e della Fit-Cisl Calabria esprimono la più ferma condanna per le missive intimidatorie pervenute alla vice presidente della giunta regionale Antonella Stasi, al presidente provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, al presidente Autorità poertuale Giovanni Grimaldi, al presidente della Cciaa di Reggio Calabria Luciano Dattola ed al comandante della Capitaneria di Porto Diego Tomat. “A loro – è scritto nella nota – e ai loro familiari esprimiamo la nostra più sentita vicinanza e solidarietà. Nell’esprimere fiducia sull’operato degli organi competenti, auspichiamo che, al più presto, si riesca a far luce, sul grave episodio che colpisce quanti agiscono riconoscendosi nei valori della democrazia e della legalità”. Segretari generali Cisl e Fit Cisl Calabria

     

    «Apprendo con sgomento delle lettere intimidatorie ricevute da alcune personalità delle istituzioni calabresi in riferimento alla costruzione del rigassificatore di Gioia Tauro. A nome mio e dell’intera amministrazione comunale di Cittanova esprimo la più sentita solidarietà e l’augurio di una rapida normalizzazione di una situazione ormai degenerata». Questo il contenuto della lettera inviata dal sindaco di Cittanova, Alessandro Cannatà, alle cinque personalità del mondo politico – istituzionale che, nei giorni scorsi, si sono viste recapitare lettere di intimidazione, contenenti anche minacce di morte perchè, hanno motivato gli ignoti estensori, «noi non lo vogliamo». Minacce che hanno colpito nel profondo l’opinione pubblica e che si innestano in clima già di per sé saturo di tensioni. «Al presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, alla vicepresidente della Giunta Regionale, Antonella Stasi, al presidente dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, Giovanni Grimaldi, al comandante della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro, Diego Tomat, al presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Lucio Dattola, esprimiamo la nostra vicinanza e l’incoraggiamento a proseguire con ancora maggiori motivazioni il loro prezioso e cruciale lavoro». Alessandro Cannatà, sindaco di Cittanova

     

    I consiglieri provinciali Domenico Fedele e Pasquale Brizzi condannano “l’atto intimidatorio nei confronti del presidente della Provincia Giuseppe Raffa e di altri amministratori pubblici. Un episodio, questo – sostengono Fedele e Brizzi – che penalizza ulteriormente la provincia che si sta battendo per la legalità, la sicurezza, la trasparenza, la difesa del posto di lavoro e l’occupazione”. I due rappresentanti della ‘Lista Fuda’, “invitano il dott. Raffa a perseguire il suo impegno pubblico che continua a caratterizzarsi in una politica finalizzata al riscatto del territorio. Domenico Fedele e Pasquale Brizzi, consiglieri provinciali Lista Fuda

     

    “Gesti di estrema gravità che cercano di minare il cammino trasparente e democratico di chi agisce nell’interesse della comunità calabrese”. E’ la reazione del consigliere regionale del Pdl Salvatore Pacenza, in riferimento alle lettere intimidatorie inviate al vicepresidente della Regione, Antonella Stasi, al presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, al presidente di Unioncamere, Lucio Dattola, al presidente dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, Giovanni Grimaldi ed al comandante della Capitaneria di Porto Diego Tomat. “Non è ammissibile – aggiunge l’onorevole Pacenza – tollerare episodi di questo genere che fanno ricorso a minacce di basso profilo per affrontare un problema importante come quello della costruzione del rigassificatore di Gioia Tauro. Non è con la prevaricazione e la viltà che si affrontano questioni di fondamentale rilevanza per il futuro della nostra Regione”. “E’ dura la condanna – sottolinea Pacenza – che si deve elevare contro simili deprecabili episodi. I percorsi di civiltà e di legalità, nei quali si riconoscono la stragrande maggioranza dei cittadini calabresi, devono contrapporsi a questa sparuta minoranza che con tali gesti dimostra di non volere bene a questa terra”. “Manifesto la mia vicinanza – conclude  Pacenza – a coloro i quali hanno ricevuto tali lettere ignobili e li invito a continuare il loro importante lavoro nell’interesse della Calabria”. Salvatore Pacenza, consigliere regionale Pdl

     

    “Le missive intimidatorie inviate al vicepresidente della Regione, Antonella Stasi, al presidente di Unioncamere, Lucio Dattola, al presidente della provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, al presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Giovanni Grimaldi ed al comandante della Capitaneria di Porto Diego Tomat – afferma il deputato del Pdl, on. Giuseppe Galati – rappresentano gesti inaccettabili in un momento in cui, attraverso percorsi condivisi, si cercano di affrontare le emergenze del territorio calabrese”. “La mia solidarietà – conclude l’onorevole Galati – va ai destinatari delle lettere intimidatorie, ma, nello stesso tempo, mi auguro che, ben presto, le forze inquirenti riescano ad individuare i responsabili di tali atti di estrema gravità che offendono l’intera comunità e non favoriscono il normale svolgimento della vita democratica. Pino Galati, deputato Pdl

     

    L’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – esprime “ferma ed incondizionata condanna, forte sdegno e piena solidarietà umana e politica ad Antonella Stasi, a Peppe Raffa, Giovanni Grimaldi e Lucio Dattola”. L’assessore Caridi ritiene “inaccettabile ed inqualificabile l’atto intimidatorio del quale sono stati destinatari il vice presidente della giunta regionale, il presidente della provincia di Reggio Calabria, il presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro e il presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria. Non è tollerabile – secondo Caridi – che si cerchi di intimidire chi opera quotidianamente, in un territorio particolarmente difficile, per il rilancio e la crescita delle comunità locali. Questo impegno, ai diversi livelli di competenza e responsabilità, non può essere vanificato da questi gesti di pura prepotenza, espressi con forme di violenza che ne certificano la matrice criminosa”. L’assessore Caridi auspica ancora “una pronta soluzione di questo caso attraverso l’individuazione degli autori, anche per dare un segnale forte della presenza dello Stato e delle sue articolazioni sul territorio, a fianco di quanti sono colpiti da questi atti sconsiderati. Ma, soprattutto, la vice presidente Stasi, il presidente Raffa, il presidente Grimaldi e il presidente Dattola – conclude Caridi – debbono acquisire la consapevolezza che non saranno lasciati soli lungo questo percorso che deve necessariamente sfociare nella piena affermazione dei principi della legalità e della democrazia”. Antonio Caridi, assessore regionale

     

    Il Coordinamento Portuali Sul di Gioia Tauro, le segreterie regionali e nazionali del Sul esprimono piena solidarietà al presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa in relazione alle minacce ricevute. ”E’ inutile sottolineare che l’azione politica e sociale deve esprimersi esclusivamente attraverso il civile e democratico contraddittorio. Nulla, pertanto, può giustificare la violenza contenuta nel messaggio ricevuto dal presidente. Al presidente ed alla sua famiglia esprimiamo, dunque tutta la nostra vicinanza dissociandoci da chiunque voglia utilizzare la violenza per affermare le proprie ragioni”. Coordinamento portuali Sul Gioia Tauro

     

    La notizia della missiva contenente minacce di morte al Presidente della Provincia Giuseppe Raffa mi lascia basito e suscita sentimenti di rabbia e sconcerto. A nome mio e dell’Amministrazione Comunale di Palmi sento di esprimere incondizionata solidarietà e vicinanza all’uomo, all’amico ed all’Istituzione che Raffa rappresenta. Certo di interpretare il pensiero di tutta la Città, invito il Presidente a proseguire nella sua opera, ignorando le elucubrazioni di pochi facinorosi che nulla hanno a che spartire con un territorio, quello della Piana, riconoscente a chi da sempre amministra la cosa pubblica con giudizio. Giovanni Barone, sindaco di Palmi