• Pallavolo Serie B2. Meic Service “gela” le ambizioni di Indifesa Cinquefrondi. Fallito il tentativo di scavalcare la capolista. Gurnari:”Il campionato ricomincia oggi”
    Finisce 3-1. La squadra di Polimeni mantiene la terza piazza e rivede gli obiettivi stagionali in chiave play-off
    17/03/2014 | Edicola di Pinuccio

    GELA (Caltanissetta) E’ fallito il tentativo di attacco al vertice nei confronti della capolista Gela da parte del Cinquefrondi. Indifesa torna a mani vuote dalla città siciliana dopo aver dato l’illusione dell’impresa possibile aggiudicandosi il primo parziale.

     

    Non è bastata la consueta attenta preparazione dell’incontro da parte di coach Polimeni. Ad un primo set letto ed interpretato nel modo giusto e che ha rivelato, anche con un pizzico di sorpresa, una netta superiorità calabrese, è subentrato sin dai primi punti del secondo parziale un qualcosa che ha fatto saltare gli schemi.

     

    Gela, Città siciliana di sessantamila anime, Pala Livatino, bellissima struttura difficile da riempire nei suoi 2500 posti a sedere. Rispondono ai ripetuti appelli della società circa 500 tifosi che si uniscono ai circa 100 arrivati dalla Calabria e da parte della Sicilia per sostenere Cinquefrondi. Trombe, tamburi e tric-trac fanno da colonna sonora all’intero incontro insieme alla voce dii uno speaker che, a dir il vero, ha usato in più occasioni gli strumenti che aveva a disposizione al limite del regolamento.

     

    Sotto la direzione di gara di Ciaccio e Lopez di Palermo Polimeni schiera lo starting six inseguito per l’intera stagione. Rientra Neri e rientra anche Dario Carelli nel ruolo di opposto, al centro Remo e Sterminio, Dipasquale torna alla banda con Sall, libero Azzarà. Mimmo Tripi risponde con l’imponenza e l’esperienza del suo roster costruito per il salto di categoria. In regia De Rosas, opposto a lui Martinengo, Manuilov e Testagrossa al centro, Giorlando e Salonia alla banda, libero Lombardo.

     

    Partenza sprint di Cinquefrondi che interpreta alla perfezione la lezione imparata in settimana e sorprende gli avversari ricevendo bene e portando i primi colpi dal centro sia da prima che da seconda linea dove opera Omar Sall con la soluzione pipe. Una Meic contratta e nervosa va sotto fino al 2-7 momento in cui, dopo ripetute avvisaglie, scatta il primo di tre cartellini rossi dispensati dal primo arbitro nel corso dell’incontro. Destinatario Martinengo reo di proteste ripetute e che anticipa la prima sospensione tecnica (2-8). Al secondo tecnico Cinquefrondi avanti otto punti. Quando i punti di distacco diventano nove (11-20) Tripi chiama la sua prima sospensione e poi cambia Salonia con Sozzi ma con pochi risultati. Polimeni rinforza la ricezione che mostra segni di cedimento, manda in panca Sall per Chillemi, dopo un giallo ancora per proteste, la timida reazione di Gela è stroncata da un errore al servizio di Martinengo. E’ 0-1 (17-25) dopo 25 minuti.

     

    Si ripristinano le formazioni di partenza per il secondo parziale, Gela accusa il colpo e si desta, nel Cinquefrondi qualcosa si rompe e saltano gli schemi preparati, cala la ricezione e Neri è costretto agli straordinari ricorrendo spesso all’utilizzo del bagher. Non si gioca al centro e si preferiscono le bande e l’opposto, gli attacchi in pipe diventano più rari. Si profila quello che è stato il canovaccio del resto dell’incontro. Avanti subito Gela acquisisce un vantaggio compreso tra i tre ed i cinque punti che manterrà, ad elastico, per tutto il parziale. Tecnici sull’ 8-5 e 16-12, a richiesta Cinquefrondi sul 13-7 e Gela 19-16 si assiste ad una serie di correzioni da parte del coach Indifesa. Fuori nuovamente Sall per Chillemi, si cerca di rimediare al centro, fuori Remo dentro Crigna. Nel finale dentro anche Piedepalumbo per alzare il muro. Le mosse non scuotono il sestetto ed è proprio Crigna che con un erroraccio consegna il 25-21 agli avversari.

     

    Il terzo parziale dispensa le più grandi emozioni ad ambedue le tifoserie che da spalti opposti danno vita ad una vera e propria sfida a colpi di cori. La partenza è di Gela, Martinengo e De Rosas seminano il panico nel rettangolo cinquefrondese. Non risponde ancora bene la ricezione biancoceleste e non va meglio la difesa a muro. Nel Gela funziona tutto alla perfezione tanto da far guadagnare un discreto margine di vantaggio. Polimeni interrompe sul 5-1 ma il trend non si inverte. Carelli becca un cartellino giallo. Il tabellone segna 8-5 e 16-13 ai due tempi tecnici. Col secondo time out (19-14) Polimeni suona la carica, apparizione sporadica in difesa per Mercurio, lo svantaggio si assottiglia e si arriva al momento clou di tutto l’incontro. Cinquefrondi riagguanta gli avversari al punto 22 approfittando del secondo cartellino rosso ai danni di Gela conseguente ad una plateale contestazione per una presunta non rilevata invasione aerea. Due time-out Gela a distanza ravvicinata 22 pari e 23 pari. Una bordata di Martinengo ed un muro netto su Sall che accusa visibilmente la stoppata da posto 4 chiudono il parziale sul 25-23 Gela.

     

    Nel quarto saltano schemi e nervi tra le fila di Cinquefrondi e Andrea Neri diventa destinatario dell’ennesimo rosso della partita. Il 3-2 diventa 4-2 e non valgono a nulla le richieste di chiarimenti da parte del capitano. La vicenda traeva origine da una vistosa infrazione a rete di Martinengo che, in discesa da un attacco finiva rovinosamente sulla rete senza che né il primo, né il secondo arbitro più vicino alla scena, se ne accorgessero. Si accenna una richiesta di cambio del palleggiatore Indifesa subito rientrato. Un apparente equilibrio si rivela fuoco di paglia. L’intera squadra di Polimeni è in debito di ossigeno e mentale, Dionisio Dipasquale, risultato a fine incontro il miglior realizzatore per i suoi (22), non ha più forza e sbaglia al servizio, in ricezione e in attacco. Esce Remo entra Crigna, per Gela esce Martinengo e poi anche Giorlando per fare spazio ad Arzeo, i quattro punti di distacco di Gela al secondo tecnico diventano otto quando Arzeo mette l’ultimo punto sul parquet del Cinquefrondi, manco a dirlo, senza opposizione a muro, quel muro che per tutta la seconda parte dell’incontro ha lasciato a desiderare. Dopo due ore e dieci minuti tutto si conclude.

     

    La partita, dati alla mano, non ha messo in luce grandi differenze nei numeri dei vari fondamentali. Una partita giocata quindi sugli episodi e su una migliore interpretazione da parte di Gela unita alla maggiore esperienza.

     

    Il campionato riparte da ora, ha detto Billy Gurnari a fine incontro, con un nuovo obiettivo da raggiungere. Le partite come quella di oggi servono anche per temprare i giovani che non vanno in alcun modo colpevolizzati per gli episodi. Amareggiato per l’esito dell’incontro coach Polimeni che non ha potuto che mettere a nudo l’opaca prestazione di elementi chiave rispetto all’impostazione tecnica preparata per questo incontro.

     

    Nuova situazione di classifica con Gela a 53, Misterbianco a 50 e Indifesa Cinquefrondi a 48 punti. Segue Ragusa a 39. Sabato prossimo incontro casalingo per Indifesa che riceverà il Tremestieri.

     

    Risultato finale Meic Service Gela Vs Indifesa Pallavolo Cinquefrondi 3-1 (17-25, 25-21, 25-23, 25-17).

    Scores individuali Indifesa: Sterminio 4, Neri 2, Sall 8, Dipasquale 22, Carelli 18, Remo 4.
    Scores individuali Gela: Testagrossa 6, Arzeo 1, Manuilov 5, Giorlando 9, De Rosas 5, Salonia 14, Martinengo 24.


     
  • 1 commento

    1. Aldo Bonini

      Abbiamo perso una battaglia, ma non la guerra. Il campionato è ancora lungo e la palla rotonda. I nostri ragazzi hanno, comunque, dimostrato di essere seri professionisti e si sono impegnati, secondo me, al massimo. Poi, si sa: in una competizione si può vincere e si può perdere; dopo tante vittorie, questa volta abbiamo perso, ma con onore.
      Il rammarico sta nell’aver perso in casa quella partita, contro gli avversari di ieri, dalla quale, forse, ci si poteva aspettare qualcosa di più. Adesso la squadra ha bisogno di concentrarsi sulle gare future per centrare l’obbiettivo dei play-off.In bocca al lupo, ragazzi; vi vogliamo bene lo stesso.

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