• Metramo. Un fiume, che necessita di essere al più presto ripulito e messo in sicurezza fin dalla sua sorgente
    12/11/2014 | Maria Francesca Cordiani | Interventi

    GALATRO – La devastante ondata di maltempo ,che fin’ora si era abbattuta nella parte centro- settentrionale del nostro Paese si è spostata anche nella nostra regione. Ogni anno si ripresentano puntualmente le medesime scene apocalittiche: strade che si trasformano in veri e propri corsi d’acqua,automobili ammassate l’una sull’altra, abitazioni ed attività commerciali completamente distrutte ed invase dal fango. Ma sono soprattutto le numerosi morti provocate dalle bombe d’acqua ,che colpiscono profondamente e lasciano senza parole . Tali sciagure sono nella stragrande maggioranza dei casi provocate dall’esondazione di fiumi e torrenti. E ormai evidente che la loro pulizia e messa in sicurezza dovrebbe costituire una priorità In realtà, però,si registra ovunque la totale assenza della prevenzione del rischio idrogeologico.

     

    Galatro , ne costituisce un esempio. Infatti, nonostante le petizioni redatte dalla scrivente e sottoscritte da un gran numero di cittadini galatresi, nonché le ulteriori richieste d’intervento inviate ad organi centrali e periferici a ciò preposti,tra cui la Direzione Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare , l’Autorità di Bacino, l’Assessorato della Protezione civile , il Dipartimento Gestione delle risorse idriche della nostra Regione e la Provincia, con cui veniva sottoposta all’attenzione dei suddetti organi la necessità dell’effettuazione di lavori per la pulizia del Metramo e di messa in sicurezza dell’intera asta fluviale, a tutt’oggi il suddetto corso d’acqua continua ad essere in gran parte invaso da alberi di alto fusto di varia specie, che costituiscono un grave ostacolo al normale deflusso delle acque ed i suoi argini sono ancora in alcuni punti danneggiati.

     

    Ciò in caso di forti piogge potrebbe causare l’esondazione del corpo idrico e conseguentemente enormi danni non solo al borgo galatrese, ma anche a molti centri della Piana di Gioia Tauro. Il fiume ,infatti, secondo il Piano di Tutela delle Acque redatto dalla nostra Regione rientra tra i corpi idrici più significativi ed il suo bacino si estende su un’area complessiva di circa 234 Kmq, interessando venti comuni. Intanto ogni qualvolta piove il suo livello si innalza notevolmente. Tale situazione rende pertanto necessaria ed urgente l’effettuazione di lavori di manutenzione e di ripulitura dell’alveo fin dalla sua sorgente. Ciò anche per la presenza della Diga ,che, com’è noto, sorge sul suddetto fiume e che costituisce un’ulteriore fonte di potenziale pericolo per tali popolazioni, atteso che è priva delle necessarie opere di canalizzazione. Ci si augura, quindi, che gli interventi e le opere atte a prevenire il dissesto idrogeologico vengano al più presto effettuati dagli enti preposti ,al fine di scongiurare qualsiasi pericolo per la collettività, nel frattempo si continuerà a lottare per la loro realizzazione.