• Maiolo (Prc): “Accanto ai migranti di Caulonia e agli operatori dei progetti di accoglienza”
    15/06/2012 | Giovanni Maiolo, Prc Caulonia | Strill.it

    CAULONIA – È semplicemente incredibile quello che sta accadendo. I tagli del governo Monti continuano a colpire i deboli, gli ultimi. E come se non bastasse puntano a cancellare esperienze sociali positive, diventate un modello per quanti rifuggono la xenofobia e la chiusura identitaria per aprirsi all’altro. Parlo delle esperienze di accoglienza dei migranti realizzate nel corso degli anni a Riace e Caulonia, che ora il governo Monti, lo stesso governo che tiene in piedi accordi barbari ed illegali con la Libia, vuole cancellare. I lavoratori di Riace e Caulonia continuano da molti, troppi mesi, a svolgere i propri compiti senza ricevere lo stipendio. È da novembre 2011 che non vengono retribuiti, alcuni di loro hanno dovuto per forza di cose scegliere il licenziamento per dedicarsi ad altro, nell’impossibilità di continuare a svolgere un lavoro che non permette alle proprie famiglie di sopravvivere. Ma a vivere questi disagi sono anche i fornitori dei progetti, che da troppi mesi fanno credito per permettere di sfamare e vestire i beneficiari in accoglienza. Gli stessi migranti, vista l’assenza di trasferimenti dalle istituzioni, non ricevono il pocket money previsto per chi è accolto nella rete del Sistema di protezione per i richiedenti asilo e i rifugiati e subiscono altre penalizzazioni.

     

    Gli “strani errori” della Protezione civile regionale e il silenzio del governo Monti stanno mettendo seriamente in pericolo l’esistenza delle esperienze di Riace e Caulonia. Domenico Lucano a Riace e, prima Ilario Ammendolia ed ora Giovanni Riccio a Caulonia, assieme ai coordinatori dei progetti si ritrovano a dovere fare i salti mortali per riuscire a fare fronte alle esigenze primarie dei migranti. Tutto ciò è vergognoso a fronte di finanziamenti stanziati ma mai pervenuti. Cosa si sta aspettando? Certo non possiamo aspettarci prese di posizione da parte del Presidente della regione Calabria, i cui amici politici sono proprio quelli che riconsegnavano i migranti ai centri di tortura di Gheddafi. Ma dove sono finiti gli altri progressisti? Possibile che Lucano, per fare vivere la sua utopia di una Calabria solidale, debba sempre lottare contro tutto e tutti in completa solitudine? Rifondazione Comunista non farà mancare il proprio sostegno, ci batteremo strenuamente perché continui a vivere, contro i progetti politici di chi vuole sopprimerla, la speranza e la certezza che arrivano da Caulonia e Riace: i fenomeni migratori possono essere gestiti senza la barbarie dei respingimenti, senza la crudeltà dei lager per migranti.

     

    Per pagare gli apparati repressivi i soldi li trovano sempre, per sprecare il denaro pubblico nei costosissimi Cie, che altro non sono che galere per chi ha commesso il solo delitto di nascere dalla parte sbagliata del mondo lorsignori al governo sono sempre d’accordo. Come sembrano d’accordo a mettere la parola fine a chi pratica un’alternativa che svela le loro bugie. Noi stiamo sempre da una parte sola, quella dei diritti, dei lavoratori, dei migranti e di chi continua col proprio lavoro quotidiano a costruire l’altro mondo possibile. Per questo ci schieriamo senza se e senza ma a fianco dei lavoratori dei progetti di accoglienza e dei fratelli e delle sorelle migranti.