• Successo di pubblico a Polistena per la serata dedicata allo scultore oppidese Stefano Albano
    L'iniziativa promossa con il centro Studi Polistenesi presieduto da Giovanni Russo
    09/09/2013 | Associazione culturale | Comunicato

    POLISTENA – Si è tenuto a Polistena, sabato 7 settembre, presso l’incantevole giardino “Russo” in via dei Fiori, il penultimo appuntamento della rassegna culturale di ritrovi estivi “I Giardini Letterari”. La rassegna di iniziative, promossa dall’associazione culturale “Geppo Tedeschi” di Oppido Mamertina, e avviata in un percorso itinerante nella piana di Gioia Tauro, intende rendere omaggio alla figura dell’illustre poeta futurista Tedeschi a vent’anni dall’anniversario della sua morte. L’incontro di Polistena, “Omaggio a Stefano Albano scultore”, ha riscontrato la collaborazione del Centro Studi Polistenesi. La serata ha reso tributo allo scultore di Oppido Mamertina nel decennale dalla scomparsa. Stefano Albano (1947-2003), che ricevette nel 1971 il Premio Minerva dall’Accademia di Belle Arti di Roma, fu un brillante ed eclettico artista, sempre intento nel fervente lavoro di approfondimento di concetto senza pensare a facili guadagni o pretendere niente prima di un autentico merito.

     

    Ad accogliere il folto pubblico, intervenuto anche dal paese di origine dell’artista, sono state le declamazioni del giovane attore palmese Antonio Tedesco: un componimento in memoria dell’Albano di Totò Frisina e degli scritti di don Luca Asprea . La poetessa Maria Frisina, presidente dell’Associazione “Geppo Tedeschi”, nel salutare il pubblico intervenuto e nel presentare i cenni biografici dello scultore ha affermato : “Nel dinamismo dell’arte dell’Albano identifichiamo l’eterna aspirazione alla pace ed alla luce, alle astrazioni al di sopra della razionalità umana”. Ad intramezzare gli interventi oltre le declamazioni del Tedesco vi è stata la proiezione di un repertorio fotografico sulla vita e l’arte dello scultore. Giovanni Russo, storico e presidente del Centro Studi Polistenesi, ha offerto la testimonianza della sua amicizia con lo scultore: “Le scalpellate di Albano sono fresche e concepite da uno studio d’amore. Ricordo sempre i nostri incontri nella sua officina, nelle esposizioni che abbiamo insieme organizzato; la spigliatezza artistica lo stringeva sempre”.

     

    La parola è poi passata al giovane scrittore Antonio Roselli che ha tracciato una cronistoria del sodalizio amicale tra l’Albano e lo scrittore don Luca Asprea (alias di Carmine Ragno) attraverso diari, lettere e scritti appartenuti all’Asprea : “L’interscambio serrato tra i due artisti, homme d’intelligence dello stesso paese, ha rappresentato un intreccio ideologico e spirituale peculiare, un dialogo culturale che assumeva consistenza nell’esclusività del loro rapporto; l’Albano, divenuto l’unico amico conterraneo dell’Asprea, era solito accompagnarlo in macchina di notte, alla chetichella, tra le contrade di Oppido”. E’ seguita la proiezione del video intervista “ Stefano Albano spiega la Via Crucis di Oppido”: un documento raro e prezioso della storia di Oppido Mamertina. L’evento si è concluso con le testimonianze di amici, estimatori e familiari dell’artista.