• Il “Rechichi” a Napoli per la Smart Education & Technology. Presentato un audiovisivo sulla visita del principe Umberto II
    La convention rientra nelle attività di sostegno alla diffusione del sapere scientifico, definite dal Protocollo d’Intesa sottoscritto il 26 marzo 2012 dalla Fondazione Idis-Città della Scienza e dal ministero dell’Istruzione
    12/10/2013 | Giovanni Laruffa, dirigente Liceo Rechichi Polistena | Comunicato

    POLISTENA – Il Liceo statale “Giuseppe Rechichi”, lo scorso 10 ottobre ha partecipato ufficialmente, nella qualità di relatore, alla tre giorni per la scuola Smart Education & Technology days che si è tenuta nei giorni 9, 10 e 11 ottobre 2013, nei padiglioni della Città della Scienza di Napoli. Il cortometraggio realizzato dalle studentesse e dagli studenti del Liceo “Rechichi” per ricostruire la visita del Principe Umberto II alla cittadina di Polistena, nel corso del suo primo viaggio del giugno 1932 e che aveva già avuto un primo apprezzamento, con relativo premio in danaro, in sede regionale, è stato approvato anche in sede nazionale talché il Liceo è stato invitato a presentarlo ufficialmente all’interno dell’incontro nazionale di Napoli. La convention rientra nelle attività di sostegno alla diffusione del sapere scientifico, definite dal Protocollo d’Intesa sottoscritto il 26 marzo 2012 dalla Fondazione Idis-Città della Scienza e dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è articolato in una vasta area espositiva con l’allestimento di laboratori didattici multimediali, in cui osservare e sperimentare le innovazioni tecnologiche proposte; presentazioni delle iniziative istituzionali di maggior rilievo; seminari di approfondimento scientifico e metodologico. In tal modo Smart education & technology days è ormai candidato ad essere un punto di incontro e di confronto a livello nazionale tra dirigenti scolastici, docenti, associazioni degli insegnanti e dei dirigenti, imprese, istituzioni, enti locali, università, enti di ricerca, centri di educazione non formale, per dare un’occasione di visibilità ai prodotti più innovativi; stimolare un approccio critico all’utilizzo delle nuove tecnologie didattiche.

     

    Il progetto che era stato realizzato su imput dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria, diretto dal Francesco Mercurio, ed al quale ha partecipato fattivamente Giulio Benincasa (dirigente della stessa Usr Calabria, nonché, l’Aica (Associazione italiana per l’informatica ed il calcolo distribuito) è nato da un’idea di un gruppo di studentesse e studenti del liceo, coordinati dai docenti Emiliano Cheloni, Fabio Auddino, Erminia Albanese, Michela Orlando, Giovanna Sabatino e con la collaborazione di Sergio Albanese (genitore). Il percorso di approfondimento è stato realizzato, in linea con le più importanti prospettive metodologico – didattiche odierne, rendendo studentesse e studenti protagonisti attivi del loro processo di apprendimento, seguendo, fin dall’inizio, la logica della progettazione partecipata. Le studentesse e gli studenti sono stati selezionati in base al loro reale interesse e alla loro motivazione e si è proceduto creando un gruppo di lavoro interclasse di quaranta studenti, provenienti da tutti gli indirizzi della scuola (liceo socio-psico-pedagogico, liceo delle scienze sociali, liceo linguistico, liceo delle scienze umane, liceo economico sociale, liceo musicale). Il compito di presentare il cortometraggio alla convention napoletana è toccato al dirigente scolastico Giovanni Laruffa, il quale, dopo aver sinteticamente ricostruito le diverse fasi che hanno portato alla realizzazione del prodotto, ha sottolineato l’importante valenza culturale e formativa dell’iniziativa: «Le studentesse e gli studenti hanno potuto confrontare, attraverso una didattica laboratoriale (informatica e cinematografica) ed esperienziale, il mondo sociale e gli stili di vita della popolazione polistenese degli anni trenta con il mondo e gli stili di vita attuali, letteralmente “scoprendo”, con loro grande sorpresa, che l’uguaglianza tra classi e la mobilità sociale tipica della società contemporanea non è qualcosa di immutabile, che c’è sempre stato, ma il frutto di lotte e di rapide trasformazioni economiche e sociali, che nel volgere di un cinquantennio hanno profondamente ed irreversibilmente mutato in positivo il volto di Polistena e del meridione in generale.

     

    Concludendo, aggiunge Laruffa – il cortometraggio si chiude con un messaggio dalla forte valenza etica e motivazionale: il riscatto sociale del mondo contadino è avvenuto attraverso lo studio ed il duro lavoro. Un segnale chiaro per gli studenti, in tempi odierni di crisi politica, economica e morale, sul valore intrinseco ed imprescindibile della cultura come veicolo di emancipazione e valorizzazione umana». Il lavoro presentato, presso lo stand digital, ha raccolto la convinta approvazione di tutti i presenti, dirigenti, docenti e tecnici del settore, i quali, complimentandosi con i docenti e con gli studenti del “Rechichi” per la qualità del prodotto realizzato, nonché per la valenza culturale dello stesso, hanno espresso al dirigente ampio apprezzamento e l’augurio che iniziative didattiche siffatte possano divenire la costante in tutte le scuole italiane. Ampia è stata ed è la soddisfazione dell’intero Liceo statale “Giuseppe Rechichi” per questo splendido riconoscimento che spinge ad andare avanti lungo il solco di un percorso culturale, già avviato e che merita d’essere ulteriormente incrementato.