• “Fondare biblioteche è un po’ come costruire ancora granai pubblici”
    28/05/2012 | Rosanna Giovinazzo | Edicola di Pinuccio

    “FONDARE BIBLIOTECHE è un po’ come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire” MARGUERITE YOURCENAR, Memorie di Adriano.  L’inverno dello spirito: è questa la stagione che Marguerite Yourcenar ha visto arrivare e che non vuole terminare più. Continua il suo percorso, dalle piccole alle grandi cose, inesorabilmente. Dalla convivenza quotidiana irta di egoismi, vacuità e vanità, interessi di parte, schieramenti contrapposti “l’un contro l’altro armati”, disonestà, soprattutto intellettuale (che è quella più pericolosa, in quanto proprio da essa dipendono tutte le altre forme di disonestà), alle  bramosìe di potere, che spesso annebbiano la mente anche di coloro che potrebbero essere capaci di cambiare il corso degli eventi, di questi eventi che si perpetuano, ciclicamente sempre uguali, e che ci angosciano e ci fanno star male. E ciò vale tanto per le piccole comunità quanto per quelle più ampie, regionali e nazionali. Si tratta di un fatto squisitamente culturale, quel fatto culturale che non c’è, sostituito com’è da un approccio volgare nei confronti della realtà, da una brutalità del pensiero teso alla massificazione di idee e comportamenti che poco o nulla hanno di positivo, da un inganno continuo, soprattutto nei confronti dei giovani… Ed è proprio a loro che mi rivolgo, anche attraverso questo canale, oltre che con quello abituale e cioè la lezione scolastica:  fate in modo che a questo inverno dello spirito segua una primavera dello spirito, con giornate splendide di luce irradiante che vivifichi il vostro essere, e fatelo ricorrendo al mezzo più efficace che è proprio la cultura, la sensibilità culturale. Granai pubblici per ammassare riserve contro l’inverno dello spirito: biblioteche, centri di lettura, di aggregazione, teatro, cinema, musica, laboratori artistici e di drammatizzazione, attività sportive e quant’altro possa affinare la persona nella sua globalità. Questo è quello di cui c’è bisogno.