• Cultura. Fortunato Seminara ricordato a Maropati a trent’anni dalla sua morte
    All'iniziativa promossa dalla Fondazione che porta il nome dello scrittore maropatese presenti due scuole del comprensorio. La presidente Cordiano auspica la collaborazione di altre scuole per celebrare i grandi nomi della cultura calabrese
    21/01/2015 | Fondazione | Comunicato

    seminara_fortunato_1MAROPATI – Fortunato Seminara è morto a Grosseto, in casa del figlio, il 1^ maggio del 1984, esattamente trent’anni fa. La Fondazione che porta il suo nome e vive ed opera a Maropati, paese natale dello scrittore, tra le altre iniziative ha voluto sottolineare la ricorrenza con la pubblicazione di uno scritto lasciato inedito, uno degli ultimi, intitolato “La  ribellione degli angeli- Diario di una stagione”  (Pellegrini editore). Recentemente, nella sala convegni del Comune di Maropati,  gremita come non mai, il libro è stato presentato secondo un programma che, oltre ai relatori,  ha visto la partecipazione  di due scuole: gli allievi dell’ITIS “ N. Milano” di Polistena  che si sono avvicendati nella lettura di brani del libro selezionati con intelligenza e sensibilità dai docenti  e l’ensemble del Liceo Musicale di Cinquefrondi, dipendente dal  “Rechichi” di Polistena, sapientemente diretta dal maestro Cettina Nicolosi, che ha eseguito brani musicali dimostrando grande bravura.

     

    La presidente della Fondazione, Caterina Adriana Cordiano, nella sua introduzione, ringraziando il preside Mileto e la preside Morabito, ha sottolineato come il coinvolgimento delle scuole sia stato dettato dalla volontà di farle sempre più partecipi e protagoniste delle iniziative della Fondazione. Già agli inizi di giugno un’altra collaborazione maturata nei mesi precedenti  con il Liceo Scientifico “ Galilei Galilei” di Lamezia Terme, ha dato vita ad una importante cerimonia che ha visto  l’intitolazione dell’Aula Magna della scuola allo scrittore calabrese. Una cosa importante che la presidente ha auspicato possa essere imitata  dalle altre scuole, per onorare, celebrandoli in  modo opportuno, i grandi nomi della nostra cultura artistica e letteraria.

     

    Portando il suo saluto, il sindaco del paese, dottor Vincenzo Gallizzi, ha comunicato, tra le altre cose,  l’iniziativa di intitolare alcune vie a Fortunato Seminara, ad Antonio Piromalli e altri artisti maropatesi. Le relazioni  che sono seguite,  concepite come riflessioni sul testo, sono state svolte dello studioso di letteratura Alberico Guarnieri, da Monica Lanzillottta dell’Unical di Cosenza e da Carmine Chiodo dell’Università di Roma Tor Vergata. Le conclusioni sono state affidate al curatore del volume, prof. Tommaso Scappaticci dell’Università di Cassino. Non è mancata la presenza ed il saluto dell’editore Walter Pellegrini che ha  preannunciato la presentazione del libro a Cosenza nella cornice della prestigiosa Villa Rendano nei primi mesi del nuovo anno.

     

     

    La stesura di “La Ribellione degli angeli” (il titolo nasce dall’episodio dell’incontro appassionato  del protagonista con una diciottenne, in una camera di albergo dove campeggia un arazzo raffigurante l’Arcangelo Michele con il piede sopra Lucifero che sprofonda nell’inferno) è collocabile, secondo il curatore,  tra la fine degli anni sessanta e metà anni settanta, negli anni in cui cioè, la parabola artistica di Seminara registra un vero e proprio declino. Si tratta del diario di una vacanza durata circa due mesi affrontata e vissuta dal protagonista ( lo stesso scrittore) come occasione di scavo, approfondimento e scoperta dove “ la tensione conoscitiva e lo sforzo di pervenire all’identificazione  del proprio ruolo nella società prevalgono  sul gusto  disinteressato del riposo estivo”. Diario che pone non pochi interrogativi.

     

    Ci si chiede, ad esempio, se si tratti di “un’opera concepita  fin dall’inizio  come unitaria o se, invece, di una sorta di assemblaggio  di brani autonomi” ( citazioni dall’Introduzione di T. Scappaticci); o se essa non sia nata semplicemente (ma anche troppo scontatamente, direi ) “dalla nostalgia del sessantenne attratto dal gusto memoriale di rivivere anni lontani”; oppure, e questa è l’ipotesi più reale secondo Scappaticci,  si tratta di un’opera  matura che “si configura  come la storia simbolica e semplificata  di una vocazione letteraria vista nella prospettiva di chi, quasi alla fine  di un precorso narrativo, ne ricostruisce le prime motivazioni umane ed ideologiche”.

     

    Oltre a questo inedito, quasi a sottolineare l’importanza delle date e degli anniversari, un altro volume su Seminara è stato da qualche mese pubblicato con l’editrice Città del Sole: si tratta di una biografia politica curata da Rocco Lentini, già organico alla Fondazione come componente del C.d.A. Una biografia che si pone accanto all’altra  (fondamentale) biografia dello scrittore scritta, dallo studioso francese Erik Pesenti Rossi, (Vita di Fortunato Seminara, scrittore solitario- Pellegrin edit.)  già curatore dei “Diari”. Tasselli che si aggiungono, nel tempo, e concorrono   definire sempre meglio  le zone di luce e di ombra che sembrano caratterizzare non tanto la vita artistica quanto  le scelte  esistenziali e politiche dello scrittore maropatese.

     

     

    Profilo dell’autore

     

    Fortunato Seminara nasce a Maropati ( R.C.)  nel 1903. Dopo aver compiuto gli studi superiori,  si laurea in giurisprudenza a Napoli nel 1927. Nel 1930 emigra in Svizzera per poi spostarsi in Francia, a Marsiglia. Rientra definitivamente a Maropati nel 1932. Qui, per scelta ( sofferta), vivrà e lavorerà per tutta la vita privilegiando la casa di Pescano, in collina,  luogo dell’anima oltre che della sua creatività letteraria. Viaggiò tutte le volte che gli fu possibile; segno, questo, di una vicenda esistenziale ed artistica  combattuta tra solitudine e volontà di “fuga” da una realtà sempre più tiranna e deludente per le aspettative di fama e celebrità,  che pure sapeva di meritare. Seminara, ritenuto con “ Le baracche” precursore del neorealismo letterario, raccontando un Sud  dove le complessità individuali e sociali si “ sciolgono” in  tematiche universali e sempre attuali, si pone come uno degli autori più prestigiosi del novecento letterario.  Muore  il I° Maggio  del 1984 a Grosseto, a casa del figlio.

    Pubblicazioni

    L’Arca  -  romanzo  -  Pellegrini  -  Cosenza  1997

    La Fidanzata Impiccata  -  Ristampa, Luigi Pellegrini editore, 2000

    La Dittatura  -  Inedito,Luigi Pellegrini editore, 2002

    Il Viaggio  -  Inedito, Luigi Pellegrini editore, 2003

    Le Baracche  -  Ristampa, Luigi Pellegrini editore, 2003

    Terra Amara  -  Inedito, Luigi Pellegrini editore, 2005

    Disgrazia in Casa Amato  -  Ristampa -  Luigi Pellegrini editore, 2006

    Il  Vento nell’Oliveto  -  Ristampa  -  Luigi Pellegrini editore,  2007

    La masseria  Ristampa – Luigi Pellegrinii Editore – maggio 2009

    I Diari  -  Inediti – Luigi Pellegrini editore, luglio 2009

    La biografia “Vita di F. Seminara, scrittore solitario– Luigi PellegriniEditore  2012