IN TEMPI DI magra, un’ottimo esempio di come poter avviare piccoli grandi “cantieri” sul territorio comunale ci è dato dal c.d. Conto Energia, oramai arrivato al quarto step, che facendo propria la Direttiva Ministeriale del Ministero dello Sviluppo Economico del 05/05/2011 si attiva per l’apertura di bandi a favore dell’implementazione energetica da fonti rinnovabili e assimilate, ed anche per la bonifica del territorio degli apparati contenenti amianto. Difatti il quarto conto energia prevede un bonus alle tariffe incentivanti qualora si installi su un tetto in sostituzione di eternit o di altro materiale contenente amianto un impianto fotovoltaico. Le precedenti edizioni del conto energia erogavano tale contributo in percentuale della tariffa incentivante assegnata all’impianto, nel quarto conto energia il contributo amianto è pari a 0,05 €/kwh per tutti gli impianti indipendentemente dalla loro potenza di picco e dall’entrata in esercizio dell’impianto stesso. Sul nostro territorio abbiamo purtroppo esperienza della presenza di amianto sotto varie forme e potrebbe esser molto positivo incentivare attraverso una tipologia di comunicazione istituzionale l’adesione a tali progetti. Peraltro, i fondi del POR-FERS Calabria 2007-2013 contemplano appropriate indicazioni per procedere all’impiego di forme alternative di produzione di energie elettrica o termo-elettrica, ed a tal proposito già altri comuni viciniori e non si sono attivati per aderire in bandi con installazioni fotovoltaiche e similari ma soprattutto per eliminare dal territorio quel pericoloso materiale killer che è appunto il fibrocemento. In questo senso, un esempio illuminate ci giunge per ultimo dalla Provincia di Crotone che unitamente all’associazione di Legambiente Calabria ha favorito ben cinque progetti in bando per il valore di circa 4,5 mln di € da svilupparsi sul proprio territorio che, se risulterà vincente, avrà ottime ricadute occupazionali, di micro investimento e di benefico impatto ambientale che non diviene più solo sostenibile ma anche economicamente vantaggioso in un periodo breve-medio. A quanto è dato sapere la Regione Calabria e precisamente l’Assessorato alle Attività Produttive, disporrebbe di un portafoglio di circa 22 milioni di euro da utilizzare nell’impiego di fonti rinnovabili e per l’efficientamento energetico e siccome il plafond si stima che vada in esaurimento nel giro di non più di un anno od al massimo un anno e mezzo, sarebbe opportuno cercare di approfittare quanto prima possibile di un’occasione che non sappiamo se, e specie di questi tempi, si potrà ripresentare ed in quali forme. Tra l’altro già nella Direttiva Europea 2001/77/CE “Promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili”, veniva posto come traguardo il soddisfacimento, entro il 2010, di una quota pari al 12% del consumo interno lordo di energia e al 22% di quello dell’energia elettrica, attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili. E, per ottenere questi risultati nella direttiva sono stati indicati degli obiettivi differenziati per ogni singolo Stato membro e l’Italia si è prefissa di raggiungere, già entro il 2010, una quota pari al 22% della produzione elettrica nazionale. Quota raggiunta (22,2%, fonte Terna) anche grazie alla spinta impressa dall’incentivazione al vantaggio fiscale ed economico nel promuovere questo tipo di installazioni presso privati e istituzioni locali.