• Zavettieri (Riformisti Italiani): “Il Miur nomini anche per l’area grecanica un Dirigente scolastico”
    23/08/2013 | Reggio C. - 22.08.2013 Pierpaolo Zavettieri, consigliere provinciale “Riformisti Italiani” | Comunicato

    REGGIO CALABRIA – Dopo aver letto la nota di ieri dell’Usr Calabria, avente ad oggetto: “Conferimento nuovi incarichi dirigenziali con decorrenza 1.09.2013 Ddg. 13.07.2011.”, nella quale si comunica ufficialmente a tutti gli interessati che il Miur (Dipartimento per l’istruzione) autorizza la Direzione generale calabra ad assegnare all’Iis di Spezzano Albanese il dirigente scolastico ed il Dsga, sento l’obbligo morale di intervenire, ad ulteriore sollecitazione, al fine di poter raggiungere l’equivalente risultato anche per le scuole dell’area grecanica. Ricordo che nel luglio 2012, a seguito di una “scorretta” interpretazione della spending review, il ministero (o meglio molti uffici regionali – fra cui la Calabria) non autorizzò molte dirigenze scolastiche nelle aree riconosciute dalla legge 482/99 a tutela delle minoranze linguistiche, considerando invece le lingue minoritarie della Calabria (arbereshe, grecanico ed occitano) non aventi diritto poiché alla stregua di particolari dialetti. In quell’occasione a nulla valsero le lettere ufficiali inviate dal sottoscritto a tutti gli organi competenti, nelle quali venivano evidenziati i dettagli della sopraccitata interpretazione del decreto “Monti” e le relative controdeduzioni; a nulla sono valsi gli autorevoli pareri di tutti i dirigenti scolastici da me interpellati e quello più illustre di Mario D’Adamo (studioso di legislazione scolastica ed opinionista del quotidiano “Italia Oggi”) che univocamente, allora come oggi, sostenevano che Greco, Francese ed Albanese dovevano essere considerate lingue minoritarie a tutti gli effetti. Oggi però la situazione sembrerebbe sbloccata poiché dopo il riconoscimento della “Piena” autonomia scolastica all’Iis di Spezzano Albanese, attraverso l’assegnazione del Dirigente Scolastico e del dsga, nulla ma proprio nulla osterebbe al riconoscimento della deroga “Minoranze Linguistiche” ai tre istituti dell’Area Grecanica (Motta San Giovanni – Brancaleone/Africo – Boccioni/Fermi Reggio Calabria): scuole che hanno meno di 600 alunni ma pur sempre più di 400. È inutile sottolineare come questi tre nuovi incarichi dirigenziali andrebbero a soddisfare parte di quella “famigerata” graduatoria di dirigenti vincitori di concorso che già per il secondo anno consecutivo sono rimasti “al palo” a svolgere il ruolo di docenti, non consentendo che essi, pieni di spinte motivazionali nuove e fresche, carichi di voglia di fare e competenze da spendere, possano contribuire a dirigere scuole che avrebbero bisogno di nuova linfa e nuovi entusiasmi, e , dall’altro, sottraendo a tanti giovani precari della scuola, che aspirano a trovare un posto di lavoro stabile, la possibilità di coprire i posti che si renderebbero liberi con l’assunzione ai ruoli dirigenziali del personale docente interessato. Va precisato che in questa incresciosa vicenda, risalente ormai a più di un anno fa, dopo ampio confronto con il presidente Raffa detentore della delega provinciale alla P.I., ho ritenuto opportuno coinvolgere l’assessore regionale Caligiuri, massimo esponente politico regionale nel settore pubblica istruzione e minoranze linguistiche. Lo stesso oggi come un anno fa ha messo a disposizione della nobile causa persona e ruolo politico, il rammarico è che in quella circostanza nonostante una sinergica azione fra enti coinvolti il risultato non c’è stato. Oggi la speranza è che, partendo da una condizione favorevolmente diversa, non si può sprecare un’occasione vitale per il tessuto sociale delle popolazioni maggiormente disagiate. Pertanto cogliendo l’ottimismo dell’assessore Caligiuri, che negli ultimi confronti sull’argomento ha manifestato buone speranze per il riconoscimento delle dirigenze anche nell’Area Grecanica, lo esorto a intraprendere tutte le iniziative possibili a sostegno della causa, dando per scontati tutto il mio interessamento e dell’amministrazione provinciale ed il fatto che la “partita” da questo momento in poi si gioca a Roma e sono rimasti pochissimi giorni per uscire vincitori.