REGGIO CALABRIA – Alle Autorità competenti chiediamo di mantenere in riva allo Stretto l’importantissimo presidio. Il processo di spoliazione di sedi ed uffici da Reggio Calabria verso altri lidi, avviato con alterne fortune sin dal secolo scorso, continua purtroppo senza soste. Con grande rammarico apprendiamo in queste ore dell’ennesimo tentativo di privare la neonata Città Metropolitana di un altro importantissimo ufficio, questa volta posto sotto la vigilanza del ministero dell’Interno! Nel “mirino” è finita addirittura la sede principale dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, insediata appena due anni addietro in riva allo Stretto dal precedente Governo nazionale! La funzione (e quindi la presenza) di questo importantissimo presidio, chiamato a svolgere compiti delicati in un contesto estremamente nevralgico, va ben oltre il già gravoso compito di gestire i beni confiscati alla criminalità organizzata. Assume aspetti, contorni e valenza, sociali, importantissimi che, ne decretano, a nostro modesto avviso, la sua l’irrinunciabilità. Alle Autorità competenti ed alle Istituzioni locali chiediamo, dunque, di adoperarsi in modo compiuto per rimuovere eventuali cause ostative alla presenza in riva allo Stretto di questo peculiare Ufficio.
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Serranò (Cisl): “No al trasferimento da Reggio Calabria della sede principale dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati”20/03/2012 | Domenico Serrano', Cisl Reggio Calabria | Comunicato