• Sequestrati beni per 700mila euro all’imprenditore Oliveri della Piana di Gioia Tauro
    06/06/2015 | www.ildispaccio.it

    REGGIO CALABRIA – La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria, a seguito di una proposta a firma del Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, ha eseguito un decreto di sequestro di beni emesso dal locale Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione – nei confronti di Vincenzo Oliveri, 61 enne, nativo di Villa San Giovanni (RC), noto imprenditore nel settore oleario, con proiezioni di rilievo sia nel comparto alberghiero sia in quello della ristorazione. Vincenzo Oliveri è figlio del defunto Matteo Giuseppe Oliveri, cl. 28 e fratello di Antonio, cl. 65, quest’ultimo, da tempo, stabilitosi in Abruzzo, con i quali, sin dagli anni ’80 è stato coinvolto in numerosi procedimenti penali. Tra questi si ricorda quello denominato “Aristeo”, che ha visto le diverse aziende del c.d. “Gruppo Oliveri”, coinvolte nella commissione di reati associativi, truffa aggravata, frode in commercio, emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti ed indebita percezione di contributi europei di sostegno all’agricoltura.

     

    In esito alle citate vicende penali, già nel mese di ottobre 2013, era stato sequestrato ad Vincenzo Oliveri un ingente patrimonio aziendale, mobiliare ed immobiliare, valutato in 325 milioni di euro, in seguito a specifica proposta a firma del Direttore della DIA, che la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria aveva recepito, sottolineando come lo stesso fosse un soggetto abitualmente dedito a traffici delittuosi. Peraltro, il tribunale reggino, in relazione ai procedimenti penali sopra citati, nel decreto di sequestro emesso, osservava che “l’esito favorevole al proposto, di alcuni dei menzionati procedimenti non inficia, com’è noto, la possibilità di ritenere la pericolosità sociale dello stesso ai fini che oggi occupano…omissis…” L’odierno provvedimento ablativo è scaturito dagli ulteriori accertamenti delegati dalla Procura reggina, che hanno consentito di acclarare la riconducibilità al medesimo soggetto di ulteriori due immobili per il tramite di una persona giuridica, già sottoposta a sequestro, operante nel settore dell’agricoltura. In particolare, sono stati sequestrati un fabbricato ed un terreno circostante, siti in Gioia Tauro, il cui valore complessivo è stimabile in circa 700.000 euro.