• Sciopero europeo del 14 novembre. Michela Tripodi (Cgil): I giovani si mobilitino per il loro futuro. Lavoro stabile e non precario
    12/11/2012 | Michela Tripodi, Cgil-Giovani Gioia Tauro | Comunicato

    GIOIA TAURO – In vista dello sciopero del 14 novembre, promosso dalla Confederazione Europea dei Sindacati contro l’austerità, per il lavoro e la solidarietà in Europa, la Cgil, in Italia, ha indetto 4 ore di sciopero generale, varie saranno le mobilitazioni e le adesioni su tutto il territorio nazionale, nonché nella Piana di Gioia Tauro. Come Cgil giovani vogliamo lanciare un appello a tutti i precari, i disoccupati a chi è in cerca di prima occupazione, agli studenti, affinchè si uniscano al grido di protesta che già molti giovani di altri Paesi (Spagna, Grecia, Portogallo) stanno mettendo in atto contro le politiche di austerità che poco hanno a che vedere con un vero “Piano del lavoro”che metta al centro prima di tutto i giovani e le donne. Il problema occupazionale, il disagio sociale che questa crisi sta creando, viene pagato dalla parte più debole del Paese in termini di classe sociale, ma soprattutto nei territori dove già la disoccupazione era altissima e la Piana di Gioia Tauro ne è un esempio.

     

    Un territorio che con immense difficoltà riesce a non cadere, giorno dopo giorno, nel baratro, dove la “depressione” sociale se non si tocca con mano è impossibile non vederla con gli occhi. In tutto questo, ci sono giovani generazioni, private di qualsiasi prospettiva stabile per il futuro. Le generazioni che invece dovrebbero avere gli strumenti per rifondare un Paese, mettendo a disposizione le proprie competenze e le proprie passioni. Per fare tutto ciò occorre ridare dignità al lavoro, a quello stabile e non a tutte quelle forme di lavoro atipico (stage, spesso non pagati; contratti a progetto, a chiamata ecc.), ormai spesso usurato, che non offrono una solida protezione sociale. Serve una forte presenza il 14 novembre, perché bisogna reagire e porre fine ai tirocini gratuiti, a contratti fasulli, all’assenza di diritti in caso di maternità. Servono ammortizzatori sociali che garantiscano continuità di reddito tra un lavoro e un altro. Chiediamo per il nostro territorio il diritto alla mobilità e il diritto allo studio che tra di loro non possono che intrinsecarsi.Con i vari tagli e, quindi, gli accorpamenti scolastici, molti giovani si devono spostare nei pesi vicini, la chiusura delle linee taurensi (e la crisi di alcune aziende di trasporti) hanno creato non pochi disagi. Chiediamo e vogliamo l’alternativa! Stufi dei contratti a progetto, stufi di progetti a breve termine, finanziati con fondi europei. Chiediamo dei progetti, per il nostro territorio, a lungo termine che diano una prospettiva innovativa per un territorio con tante risorse e con dei giovani talmente qualificati da poterlo cambiare con trasparenza e legalità.