• Puntare sull’ospedale spoke di Polistena. Nessuna strana manovra di salvataggio per Tecnis.
    08/03/2016 | Michele Tripodi Sindaco Comune di Polistena | Comunicato

    POLISTENA -  Nei giorni scorsi alcuni organi di stampa riferivano di una paventata “cessione del ramo d’azienda” da parte della società Tecnis, incaricata dalla Regione Calabria della realizzazione del nuovo ospedale a Palmi e nella Piana di Sibari.

    Tale notizia, se confermata, è davvero scioccante perché sarebbe l’escamotage per aggirare i gravi provvedimenti restrittivi assunti ultimamente nei confronti della Tecnis.

    Siamo contrari a qualunque operazione che lascia subodorare, nella migliore delle ipotesi, accordi ambigui ed affaristici per la costruzione forzata dei nuovi ospedali, dinanzi a cui il Presidente della Giunta Regionale Oliverio non dovrebbe porsi il benché minimo dubbio e procedere con solerzia alla revoca del contratto di programma con Tecnis, investita da gravi vicende giudiziarie, sequestri e provvedimenti restrittivi.

    Lo stesso decreto n. 30 del 3 marzo 2016 firmato di recente dal Commissario Scura in merito alla riorganizzazione della rete ospedaliera, ancorchè insufficiente a dare risposte risolutive al bisogno di sanità della popolazione calabrese, riabilita l’ospedale di Trebisacce che, nel precedente decreto neanche compariva, con la riattivazione di due reparti. Evidentemente l’atteso ospedale della Sibaritide la cui costruzione è assegnata sempre a Tecnis, è lontano anni-luce, come quello di Palmi, sul cui ruolo sostituivo degli ospedali esistenti, ribadiamo la nostra netta posizione di contrarietà.

    In ragione di tutto ciò chiediamo dunque, oltre all’inevitabile e dovuto stralcio del contratto con Tecnis, l’immediato e non più dilazionabile potenziamento degli ospedali pubblici esistenti nella Piana di Gioia Tauro, a partire dal pieno e completo riconoscimento del ruolo di presidio “spoke” all’ospedale di Polistena. Per rilanciare la sanità pubblica nella Piana è necessario sbloccare al più presto i 9 milioni e mezzo di euro destinati alla ristrutturazione dell’ospedale di Polistena, nonché l’istituzione dei quattro reparti mancanti per adempiere adeguatamente alle funzioni di presidio spoke: neurologia, oncologia, oculistica ed urologia, associata all’incremento di personale medico ed infermieristico in tutti i reparti e servizi operativi.

    Rispetto al precedente atto di riorganizzazione firmato da Scura lo scorso anno, non si ravvisano nel decreto di oggi particolari segnali di cambiamento a parte un evidente errore di conteggio sui nuovi posti-letto da istituire all’ospedale di Polistena che rimane insieme agli altri ospedali, complessivamente sottodimensionato in rapporto alla popolazione residente nella Piana di Gioia Tauro. Oltretutto ogni proiezione di aumento dei posti-letto scritta in tabella, rimarrà sulla carta qualora non si proceda ad incrementare parallelamente gli organici mediante la programmazione per l’assunzione di nuovo personale medico ed infermieristico, questa volta stranamente derubricata dalle tabelle allegate al decreto n. 30.

    L’Amministrazione Comunale di Polistena pertanto, proseguirà nella battaglia a difesa della sanità pubblica e del diritto alla salute dei cittadini, avviata dal primo momento. Continueremo nel giudizio instaurato presso il tribunale amministrativo nel giugno scorso, dove presenteremo, alla luce del nuovo decreto, motivi aggiunti al ricorso principale avverso alla riorganizzazione della rete ospedaliera, che continua a demolire a far perdere pezzi alla sanità pubblica ed a ledere la dignità e i diritti del popolo calabrese.