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POLISTENA – Oltre 250 bambini hanno invaso le strade e le piazze di Polistena,nella notte di Halloween. Ma niente zucche, streghe o abiti neri e tutti vestiti come il santo di cui portano il nome. E invece dei dolcetti hanno distribuito messaggi della Sacra Scrittura. Si tratta della manifestazione «Holy-Ween» (Credere nei santi) promossa per il terzo anno dalla parrocchia di Santa Marina Vergine, la “chiesa matrice” del Paese, guidata da don Pino Demasi. Un’iniziativa che oltre ai bambini ha coinvolto i genitori e la cittadinanza. E con «ottimi risultati», visto che, adire di tutti, l’interesse per Halloween è molto calato. In una lettera inviata alle famiglie nelle scorse settimane,don Demasi, ha ricordato come Halloween «è una festa che non appartiene alla nostra cultura» e che «non possiamo presentare ai nostri figli la morte, instillando orrore e paura. Siamo cristiani che credono nella risurrezione di Cristo e quindi anche nella nostra risurrezione».

In particolare, ha aggiunto il sacerdote, «ci piace sentire i nostri morti vicini, con amore e dedizione, così come si sono manifestati in vita». Parole e fatti. Così durante la settimana i bambini che frequentano la parrocchia sono stati invitati a fare una ricerca per conoscere la vita del santo di cui portano il nome. Inoltre ai genitori è stato chiesto di preparare per i propri figli, «senza dare spazio ad ulteriori spese», anche questa un’indicazione educativa, «un vestito simbolico e identificativo del santo». Un’iniziativa, dunque, che ha coinvolto l’intera famiglia. E così alle 15,30 della vigilia della Festa dei Santi i bambini si son presentati in parrocchia, accompagnati dai genitori,con i loro abiti variopinti e variegati in un clima di gioia. Qualche anziano che era presente ha parlato di “clima di paradiso”.In Parrocchia i bambini hanno avuto l’occasione di essere protagonisti di attività formative, tra cui la visione di un cartone animato sulla vita di Padre Pino Puglisi. Poi, insieme ai catechisti e ad alcuni genitori , hanno letteralmente invaso la cittadina portando i loro piccoli messaggi. «Viviamo questi giorni nella serenità e nella gioia – aveva scritto don Pino nella lettera ai genitori –, sapendo che nell’altra vita abbiamo tanti nostri cari che pregano per noi, ci guidano, ci sostengono». Un messaggio che la cittadinanza ha accolto positivamente, con sempre maggiore successo dell’iniziativa e meno per Halloween. Addirittura un ristorante (la proprietaria ha i figli in parrocchia) ha organizzato una sorta di contro-festa, «La notte degli angeli bianchi», che si contrappone a streghe e scheletri.