• Polistena, sui buoni libro continua il botta e risposta tra sindaco e opposizione. La minoranza: “Partiti in ritardo i servizi”
    "L’amministrazione Laruffa ha garantito per i cinque anni del mandato sin dai primissimi giorni di ogni anno scolastico, il diritto allo studio"
    20/11/2013 | G. Laruffa, A. Baglio, G. Giancotta, P. Iannello, G. Sanò, consiglieri di minoranza, Polistena | Comunicato

    POLISTENA – “Se il signor sindaco di Polistena avesse pensato, per puro caso, di offenderci e/o insultarci chiamandoci “Ragazzi” della via Gluck, si è sbagliato di grosso. Siamo orgogliosi di essere gli eredi di quella generazione che si batteva e si è battuta, Noi l’abbiamo fatto, per ideali “Nobili”, altro che le meschinità di questo signore che, mentre taluni di noi hanno conosciuto l’amaro pane dell’emigrazione e del lavoro duro fuori Provincia e fuori Regione, egli ha sempre avuto la “fortuna” di sollazzarsi al sole della nostra terra, pascendosi a tutto campo solo di politica. Dimostra, però, una indubbia ignoranza e gli consigliamo, vivamente, di andarsi a rileggere attentamente le parole della canzone del grande Adriano, imparerebbe certamente qualcosa. In merito al «diritto allo studio» che la Costituzione indica, come prerogativa per raggiungere i gradi più elevati degli studi, da riconoscersi agli studenti che presentino specifici requisiti: capacità, merito, appartenenza a famiglie in condizioni economiche disagiate, non è certamente ella, signor sindaco, che può ergersi a giudice del lavoro altrui; non ne ha i requisiti, ne le prerogative. Sappia che le scuole, tutte le scuole del nostro Comune, nessuna esclusa, operano quotidianamente nell’interesse preminente dei loro studenti, garantendo ad essi, pur nelle continue ristrettezze economiche in cui sono costrette da chi per favorire le scuole private ha tagliato i finanziamenti alle scuole pubbliche, ogni possibilità per acquisire il diritto allo studio e all’istruzione. C’è da dire, però, e di questo dovremmo esserne tutti orgogliosi, ringraziando i dirigenti di queste scuole, che nello sfascio e malcostume diffuso hanno saputo mantenere alta la dignità e la correttezza delle scuole polistenesi non facendole diventare squallidi diplomifici. Nel diritto allo studio, però, rientrano a pieno titolo, egregio signor sindaco, la mensa per la materna, l’assistenza per i diversamente abili nella primaria e nelle medie, i buoni libri per gli alunni della primarie, delle medie e delle superiori.

    Sappia, sua signoria, che non può giustificarsi affermando che il 22 ottobre ha deliberato per far iniziare la mensa il 21 novembre (ovviamente senza gara), come lo scorso anno; la scuola è iniziata il 16 settembre ed i bimbi della materna non hanno potuto fruire di un loro sacrosanto diritto per ben 61 gg. solo perchè ella avrebbe deciso che per due mesi non dovevano pranzare a scuola e usufruire, quindi, del turno pomeridiano. Per le stesse ragioni non può giustificarsi affermando che comunque il 21 novembre (ovviamente senza gara) sarà avviato il servizio di assistenza ai diversamente abili, perché un dato è certo ed inconfutabile, fino ad oggi questi nostri ragazzi, per sua volontà e decisione, non hanno avuto garantito il servizio. Come può pensare di continuare a giustificarsi, affermando che i buoni libro alla primaria sono stati consegnati la settimana scorsa. Ma sa che la scuola è iniziata il 16 settembre ed ella ha consegnato i buoni dopo ben 45 giorni – si vergogni almeno.

     

    Ancor più sorprendente è la vicenda che riguarda i buoni libro delle medie e delle superiori, infatti, confermiamo che da oltre tre anni gli studenti non percepiscono alcun contributo, contrariamente a quanto avvenuto in tantissimi altri Comuni. Certo, la Regione Calabria è latitante, ma la sua amministrazione è disattenta, distratta e inadempiente, infatti, per l’anno scolastico 2010-2011 i finanziamenti della Legge 62/2000 che, all’art. 6 prevede Borse di studio di € 100,00 per gli alunni della primaria e della media ed € 170,00 per quelli delle superiori, non sono state erogate pur avendo i Comuni avuti accreditati i fondi, tant’è che altri Comuni hanno già provveduto; per l’anno scolastico 2011-2012 con nota della Regione, pervenuta al suo protocollo il 18 gennaio 2012, si comunicava che al Comune di Polistena erano stati assegnati € 113.834,67 (€ 23.650,31 per le medie; € 53.949,11 per le classi I e II delle superiori; € 36.235,25 per le classi III, IV e V delle superiori). Per l’anno scolastico 2012-2013, con nota pervenuta al suo protocollo il 27 settembre 2012, si comunicava che erano stati assegnati al Comune € 107.324,20 (€ 22.249,02 per le medie; € 50.752,60 per I e II delle superiori; € 34.322,58 per III, IV e V delle superiori. Per l’anno scolastico 2013-2014, con nota pervenuta al suo protocollo il 29 luglio 2013, si comunicava che erano stati assegnati al Comune € 46.710,53 (€ 7.830,47 per le medie; € 23.668,88 per I e II delle superiori; € 15.211,17 per III, IV e V delle superiori). Che fine hanno fatto questi finanziamenti? Sorprendente e sconcertante la sua concezione del diritto allo studio che, invece, chi l’ha preceduta, l’amministrazione Laruffa, ha garantito per i cinque anni del mandato, sin dai primissimi giorni di ogni anno scolastico.