• Polistena, presentata la manifestazione “La Calabria che non si arrende è qui”. Un richiamo per le coscienze, le risposte delle istituzioni
    04/11/2012 | Giuseppe Campisi | Edicola di Pinuccio

    POLISTENA – Un programma denso di evocazioni simboliche forti e specifici richiami alla legalità intrisi dei volti e del vissuto di quattro figure storiche congiunte dall’unico tragico destino: essere vittime della oscura ferocia mafiosa. Accadrà così che, con un incedere deciso che radunerà a Polistena il corteo presso la via Fausto Gullo, in un percorso a tappe commemorativo , si rivivranno le storie di Peppino Impastato, Giuseppe Valarioti, Antonino Scopelliti e don Pino Puglisi a cui saranno intitolate, secondo step diversi, due vie ed una piazza e di cui verrà rimarcato l’impegno civico a favore della legalità.

     

    Il programma della manifestazione  che rappresenta il naturale prosieguo alla Tavola Comunale della Legalità, è stato illustrato dal sindaco Michele Tripodi con il contributo del vice sindaco Marco Policaro con delega alla Difesa della Legalità, dell’assessore alle Politiche giovanili Norman Zerbi, di don Pino Demasi per Libera, di Ranieri Barillà per Apica, e di Antonio Russo per Piana Libera. Michele Tripodi ha così voluto rilanciare un messaggio chiaro che è anche un programma: la Calabria che non si arrende è qui, occorre lottare insieme per il cambiamento, preannunciando che quello di sabato prossimo 10 novembre sarà un percorso di resistenza civile che vuole investire l’intera regione. Quasi un monito, per svegliare le coscienze delle persone oneste contro la corruzione che crea contiguità con la ndrangheta che ha avuto quale apice fatale, da ultimo, lo scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria. Ed è proprio per la contrapposizione a vicende simili che nasce il dovere delle forze sane della società civile ed istituzionale di rappresentare il giusto antidoto preventivo attraverso un sussulto visibile che non sottace nel torpore generale.

     

    Sul punto gli ha fatto eco don Demasi, il quale ha evidenziato che benché consci che le manifestazioni non risolvono i problemi, esse servono quantomeno a “coscientizzare” le persone. Proseguendo, ha ricordato che la lotta alle mafie è vera lotta di popolo la cui prima e più poderosa spinta parte dal basso in un connubio tra memoria ed impegno, come quello profuso dall’associazione Libera che in maniera innovativa ed educativa, ha fatto e vuole far leva sulle testimonianze dei familiari delle vittime delle mafie per incidere positivamente nella educazione alla legalità trasformando il dolore in denuncia. Sarà sprone per i giovani, e bagaglio di esperienza per i partecipanti – ha sottolineato Barillà – il quale si è augurato che ciascuno faccia propri i temi della giornata quale base per costruire un futuro migliore. Dello stesso avviso Russo, che ha anche chiesto di ripartire dalle sofferenze vissute nelle realtà locali delle quali si deve far tesoro. Policaro e Zerbi si sono detti convinti della riuscita della manifestazione con il valore aggiunto che la stessa, a partire da Polistena, sarà l’affermazione di un convinto no alle mafie ed alla corruzione.

     

    All’evento prenderanno parte più di quaranta associazioni cittadine e dell’hinterland, tutte le scuole del comune nonché rappresentanze del comprensorio (Cittanova, Taurianova, Palmi, Gioia Tauro e Rosarno), oltre ai partner istituzionali (Comune di Polistena, Libera, Apica, Riferimenti, Museo della ndrangheta, Stopndrangheta.it, Ammazzateci Tutti, Avviso Pubblico, Cgil-Cisl-Uil, Piana Libera, Servizio Civile Nazionale e Fondazione Scopelliti). Sono previsti, tra gli altri, gli interventi del Prefetto di Reggio Calabria Vittorio Piscitelli, dell’on. Angela Napoli (Commissione parlamentare antimafia), di Carolina Girasole (sindaco di Isola Capo Rizzuto), dello stesso don De Masi (Libera), di Claudio La Camera (Museo della ndrangheta), di Adriana Musella (Riferimenti), di Teresa Cordopatri e Gaetano Saffioti, dei procuratori Giuseppe Creazzo (Procura di Palmi), Ottavio Sferlazza e Stefano Musolino (Dda Reggio Calabria). La manifestazione, il cui servizio d’ordine sarà prevalentemente curato dai giovani impegnati nel Servizio Civile Nazionale, sarà conclusa dal concerto degli Etnosound, che contribuirà a valorizzare la cornice della giornata vissuta come momento di riflessione – ha concluso il sindaco Tripodi – condensandola in vera e propria festa danzante dove le parole d’ordine dovranno essere ribellione ma anche allegria.