• Polistena, la minoranza attacca su mensa scolastica e buoni libro
    "A circa due mesi dall’avvio dell’anno scolastico ed i bambini della Scuola Materna non hanno ancora potuto fruire di un servizio indispensabile e prioritario: la mensa"
    13/11/2013 | Gruppo consiliare di minoranza, Polistena | Comunicato

    POLISTENA – I sottoscritti Consiglieri comunali di minoranza, consapevoli della funzione primaria che ricopre la Scuola nel tessuto sociale, economico e culturale del nostro paese, memori della celerità con cui le problematiche scolastiche venivano affrontate con la passata Amministrazione comunale, esprimono tutto il loro turbamento per l’assoluta inadeguatezza ed insufficienza con cui i relativi impegni vengono affrontati dalle loro Signorie. Infatti, le Scuole di ogni ordine e grado hanno avviato le loro attività d’istituto sin dal 16 Settembre, così come prescritto dal Decreto del Miur e dalla Delibera Regionale, ed a tutt’oggi la situazione è la seguente:

     

    Siamo all’11 Novembre, a circa due mesi dall’avvio dell’anno scolastico ed i bambini della Scuola Materna non hanno ancora potuto fruire di un servizio indispensabile e prioritario: la mensa (in passato iniziava già il 1° ottobre). Indispensabile e prioritario, Signori, perché la mancanza del servizio mensa, che costringe i bambini a rientrare a casa per il pranzo, preclude la possibilità, prevista dalla legge, di svolgere le attività delle ore pomeridiane. Il perpetuare di tale inadempienza, oltre a privare i bambini di un servizio obbligatorio e fondamentale, mette a forte rischio la conservazione del posto di lavoro per parecchi insegnanti. E’ notorio, infatti, che in ogni sezione di Scuola Materna sono presenti due insegnanti che devono coprire rispettivamente i turni al mattino e al pomeriggio. Se la mensa non dovesse avere inizio si rischierebbe che uno dei due possa perdere il lavoro. Colgono l’occasione, i sottoscritti Consiglieri, per evidenziare come, al pari della Mensa per i bimbi della Materna, gli studenti delle Scuole Medie e delle Scuole Superiori patiscono gravemente l’incapacità e l’approssimazione con cui le Signorie loro trattano i problemi che riguardano la crescita culturale delle nuove generazioni.

     

    Solo nella settimana appena trascorsa, dopo due mesi dall’avvio, sono stati consegnati i libri ai bambini della Scuola Primaria. Un ritardo spropositato che, solo grazie all’abnegazione ed all’impegno degli Insegnanti, è stato possibile superare. Alla data odierna gli studenti della Scuola Media Salvemini e della Scuola Media Ierace, così come i loro colleghi più grandi degli Istituti Superiori, non hanno ancora notizie sui finanziamenti per l’acquisto dei libri (i buoni libro). Come potranno questi nostri giovani, che si affacciano al mondo della conoscenza per divenire domani classe dirigente, acquisire le nozioni necessarie per crescere, senza avere a disposizioni gli strumenti fondamentali: i libri. Questo dei Libri è un argomento ancor più spinoso se è vero, come è vero, che questo in corso è il terzo anno consecutivo in cui i nostri studenti non godono della possibilità di avere i buoni libro.

     

    Spinoso e preoccupante perché altri Comuni i buoni libro li hanno assegnati, già negli anni scorsi, ed hanno avviato le procedure per quelli dell’anno scolastico in corso. Tali finanziamenti, che sono di competenza della Regione, sono stati già assegnati ai Comuni, il nostro compreso. Sicuramente si tratta di somme insufficienti e limitate, ma anche se minime consentono di garantire agli studenti l’acquisto di parte dei libri ed ai genitori, in questo momento di grave crisi economica, di alleviare le già scarse risorse familiari (che fine hanno fatto i finanziamenti?).

     

    Sono trascorsi circa due mesi e non si ha notizia del Servizio di Assistenza ai ragazzi Diversamente abili presenti nella Scuola Materna, nella Primaria e nelle Scuole Medie. Di questi figli della nostra Polistena, meno fortunati di altri, sembra vi siate scordati. Se così fosse sarebbe una dimenticanza imperdonabile, perché si tratterebbe di ragazzi che, al contrario, meritano un’attenzione più stringente, diretta e costruttiva. I sottoscritti Consiglieri auspicano che questa nostra presa di posizione serva perché le Signorie loro possano destarsi dal torpore che li ha avvolti e svegliandosi affrontino con attenzione e celerità questi ed altri problemi che sono vitali per la crescita dei nostri figli.