REGGIO CALABRIA – Pubblichiamo il testo dell’Ordine del giorno sul termovalorizzatore dell’area industriale di Gioia Tauro presentato al Presidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria dal capogruppo di Rifondazione Comunista, Giuseppe Longo.
PREMESSO CHE nella Piana di Gioia Tauro insiste un inceneritore i cui effetti sull’ambiente appaiono dannosi a causa di una serie di fattori denunciati sia dai lavoratori di Ecologia Oggi che dalle organizzazioni sindacali e ambientaliste del territorio provinciale; Non si può lasciare la vertenza inceneritore sulle spalle dei lavoratori di Ecologia Oggi, perché significherebbe abbandonare ad un triste destino non solo le loro vite ma anche quelle di migliaia di cittadini della Piana che respirano sostanze gravemente nocive per la salute di tutti; dall’inizio dell’anno 2013 troppi sono stati i giorni di fermo dell’inceneritore a causa della rottura all’interno della caldaia dei fasci tubieri o serpentine, considerato che la sostituzione di queste sembrerebbe essere avvenuta l’ultima volta circa due anni addietro così come sembrerebbe per i filtri dello stesso inceneritore; le condizioni igienico sanitarie sembrerebbero alquanto precarie evidenziandosi anche mancanza di manutenzione per servizi che in passato erano gestiti da ditte esterne; il personale sembrerebbe costretto a portarsi da casa diversi strumenti di lavoro per poter svolgere le proprie mansioni, oltre a dover lavorare in mezzo alla spazzatura presente in molti punti della caldaia dai nastri di caricamento CDR alla zona bruciatori; le ceneri pare siano depositate su tutta la zona della caldaia a causa di assenza di chi effettui la pulizia e addirittura ci sarebbero punti in cui vengono riversate a terra creando notevoli disagi e preoccupazioni per la salute dei lavoratori; sembrerebbe che nessuna derattizzazione sia stata effettuata sino ad oggi tanto che risulterebbero essere presenti topi all’interno degli armadi della media tensione; la presenza dei topi pare abbia provocato diversi blackout con un enorme spreco di soldi di metano per le continue ripartenze dei motori;
SOTTOLINEATO CHE Se fosse vero quanto sopra, è auspicabile che la Procura della Repubblica apra una inchiesta al fine di accertare tutte queste nefandezze inviando dei periti affinché si possa fare luce su ogni aspetto ed eventualmente rassicurare i cittadini che non vi sono rischi di inquinamento ; Il Prc sottopone questi interrogativi a tutti i soggetti istituzionali, per alzare il livello di attenzione su un tema, quale quello della salute pubblica, che non vogliamo delegare a nessuno, considerato che fino ad oggi niente e nessuno è stato in grado di rassicurarci;
CONSIDERATO CHE La nostra salute viene prima di ogni cosa e che non si può continuare a nascondere la testa sotto la sabbia, e che per queste ragioni daremo battaglia sino a quando non verrà fatta estrema chiarezza su ogni aspetto denunciato in merito alla pericolosa condizione in cui verserebbe l’inceneritore di Gioia Tauro.; Insistiamo nella richiesta di una seria indagine epidemiologica dell’area, di un monitoraggio trasparente dell’impianto e della realizzazione di un piano strategico dei rifiuti che, attraverso il riuso e il riciclaggio, la raccolta differenziata porta a porta e la gestione a freddo della frazione residua, porti alla chiusura di questi impianti nocivi e dannosi La Regione Calabria con delibera di giunta regionale del 25 marzo 2010 n. 289, preso atto del progetto per la realizzazione del registro tumori in Calabria elaborato dal Direttore operativo del Registro tumori di Modena, ha incaricato il Dipartimento tutela della salute e politiche sanitarie di provvedere all’istituzione di tre registri provinciali, dotati ognuno di autonomia organizzativa e gestionale, al fine di garantire la raccolta tempestiva dei dati di incidenza e mortalità per predisporre la divulgazione annuale degli stessi.
IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI REGGIO CALABRIA S’IMPEGNA A: · dichiararsi contrario al raddoppio dell’inceneritore; · inviare una delegazione del consiglio, coadiuvata da tecnici del settore Ambiente della Provincia, all’interno dell’impianto di Gioia Tauro per verificare il reale stato di manutenzione dello stesso e delle centraline che devono indicare il livello della qualità dell’aria del nostro territorio; – verificare se le tre centraline presenti a Gioia Tauro, Polistena e Laureana sono funzionanti e nel caso in cui non lo fossero di farsi carico di provvedere alla loro sistemazione con relativo affidamento a soggetto terzo individuabile nell’Itis di Polistena in possesso di attrezzature in grado di poter monitorare la qualità dell’ambiente della Piana; · farsi carico di sollecitare la Regione Calabria ad istituire il registro tumori perché nessuno è in grado, con estrema certezza, di conoscere l’incidenza negli anni delle neoplasie divise per età e altre caratteristiche per prendere le dovute precauzioni ; · promuovere nel proprio territorio una cultura di salvaguardia dell’integrità ambientale.