• Loria (Prc): “Tuccio e Agliano non degni di avere un ruolo nelle istituzioni nate dalla sconfitta del nazifascismo, si dimettano”
    08/12/2011 | Flavio Loria, segr. prov. Prc | Comunicato stampa

    REGGIO CALABRIA – Le giustificazioni di facciata, utilizzate dall’assessore all’urbanistica del Comune di Reggio Calabria per minimizzare la portata dei commenti antisemiti ostentati in bella mostra sul proprio profilo Facebook in seguito all’ultima performance televisiva di Roberto Benigni, risultano inconsistenti e forzate, ma soprattutto non modificano in nulla la gravità di un comportamento indegno non solo per un amministratore, ma per qualsiasi cittadino dell’Italia repubblicana nata dalla Resistenza. Quel momento storico – che l’assessore sembra disconoscere o volutamente ignorare – in cui è stata forgiata l’attuale Repubblica, è nato dal sangue e dall’impegno dei tanti comunisti che hanno costruito le brigate partigiane che hanno liberato l’Italia dalla dittatura fascista, sotto la quale milioni di ebrei, oppositori politici, rom, omosessuali, stranieri quanto di difficile comprensione per chi alla tradizione di quel regime che ha messo in ginocchio l’Italia si richiama, “comunista” non è un insulto ma al contrario una delle grandi tradizioni politiche e uno dei grandi partiti che hanno costruito questo Paese. Una storia e una tradizione che Rifondazione Comunista rivendica con orgoglio, impegnandosi a rendere giorno per giorno attuale quei valori antifascisti che stanno nello stesso Dna del partito fin dalla sua nascita.

     

    Non è difficile rintracciare nell’ennesima dichiarazione razzista e antisemita le tracce malcelate di una totale adesione a un’ideologia, che nonostante gli innumerevoli cambi di partito e bandiera – l’assessore ha sperimentato senza colpo ferire la troppo rapida trafila di sdoganamento dei fascisti del Msi, diventati aennini, per poi convergere tutti nelle comode sedi del Pdl e delle “liste civiche” a sostegno dell’ex sindaco e attuale presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – rimane di stampo chiaramente fascista. Una degenerazione, per qualsiasi cittadino dell’Italia nata dalla Resistenza, ma che sembra comune fra gli amministratori o gli ex amministratori della città di Reggio Calabria e della Regione. È senza stupore, ma con medesimo sconcerto che si assiste alla ennesima bieca dichiarazione di Giuseppe Agliano, esponente de La Destra e ex consigliere comunale e assessore alla cultura di Reggio Calabria, che sulla bacheca dell’ex compagno di partito Tuccio scrive: “Caro Luigi l’O.d.G. da te ritirato lo faccio mio: BENIGNI EBREO COMUNISTA!”.

     

    A “scuse” arrivate, dunque, Agliano reitera e rincara la dose, palesando – se non fosse stato già sufficientemente chiaro – la totale strumentalità delle giustificazioni di Tuccio. Personaggi di questo genere non hanno alcun diritto di rappresentare e amministrare in nome e per conto dei cittadini calabresi. Purtroppo Tuccio non è il solo a ricoprire oggi cariche pubbliche. Nonostante Agliano sia rimasto formalmente fuori dalle assemblee civiche nell’ultima tornata elettorale, è stato infatti chiamato, con delega personale del sindaco Demetrio Arena, a presiedere il Comitato delle Feste Patronali ma soprattutto è uno dei componenti dello staff presidenziale presso la Segreteria Particolare del Presidente Scopelliti. Personaggi di questo genere, che tanto disprezzo e ignoranza dimostrano nei confronti di elementi fondanti della storia e della memoria di questo Paese, non meritano di rappresentare i reggini e i calabresi. Per questo motivo, e chiunque fosse per il regime “diverso”, sono stati mandati al macello. Per il Prc della provincia di Reggio Calabria chiede le immediate dimissioni di Luigi Tuccio e il ritiro delle delega e l’allontanamento immediato dallo staff presidenziale per Giuseppe Agliano. Razzisti e fascisti non devono avere diritto di cittadinanza nel cuore delle istituzioni nate dalla lotta a quel regime.