• Lettera aperta del sindaco Tripodi ai polistenesi. Federalismo e tagli alla spesa creeranno problemi alle finanze comunali
    12/09/2011 | M. Tripodi, Sindaco di Polistena | Edicola di Pinuccio

    michele tripodi, sindaco di polistena

    POLISTENA – Cari polistenesi, l’ignobile campagna diffamatoria cominciata subito dopo la straordinaria vittoria del 2010, decisa democrati­camente dal popolo di Polistena, non intende placare il suo odio e le sue continue invettive. Un anno fa a Polistena si è verificato qualcosa di meraviglioso! Per la prima volta nella storia della nostra città, il popolo ha scelto di premiare una giovane e nuova classe dirigente, rinnovando il modo di fare politica, oggi improntato sulla trasparenza, sull’onestà, sull’impegno, sulla lotta alla mafia, sul rigore morale dettato dalla separazione degli interessi pubblici da quelli personali e privati. Abbiamo vinto contro tutti gli altri partiti, con il solo sostegno popolare che manteniamo dalla nostra parte in modo schiacciante, si veda il grande risultato del 43% ottenuto alle elezioni provinciali del maggio scorso. Dunque abbiamo azzerato la vecchia classe dirigente nel modo forse più inaspettato e traumatico per tutti coloro che oggi, con risentimento, stendono manifesti squallidi nel tentativo di recuperare quella credibilità ormai volata via. Sono giunti addirittura ad inventarsi l’inimmaginabile, frutto della loro scarsa e paranoica perversione, a scomodare persone defunte la cui moralità è ricordata da tutti come esempio, a riabilitare balle e bolle di sapone di tanti decenni fa, forse perché la loro testa di legno è rimasta inchio­data e ferma ai vecchi metodi superati dai tempi e dalla storia.  Sono sempre gli stessi, quelli che per un posto di lavoro, o per un posto di potere rinnegherebbero i loro affetti più cari, sono quelli che odiano i giovani e non riconoscono le loro capacità. Sono quelli che non accettano l’Amministrazione Comunale non perché siamo comunisti o di sinistra o apparteniamo ad un partito diverso dal loro (del resto chi ha girato tutti i partiti non ha più la capacità di distinguere i rossi dai bianchi, i neri dai verdi!), ma perché siamo giovani e l’inevitabile affermazione di una giovane e seria classe dirigente al governo di Polistena preoccupa ed insidia le ragnatele della loro futura ambizione alla poltroncina locale, ultima irraggiungibile tappa del loro naufragio politico. La storia di Polistena è la nostra storia ed il nostro presente. Quella che in passato ha fatto avanzare cultural­mente Polistena nella legalità e nello sviluppo. Quella storia che nessun odioso manifesto denigratorio potrà scalfire, smentire o modificare. Siamo e saremo quello che siamo stati. Questo è l’Amministrazione Comunale di Polistena, questo è chi oggi ha l’onore ed il compito di rappresentarla in tutte le sedi, piaccia o no alle teste di legno. Per alcuni nostri avversari “politici” invece, è proprio il caso di utilizzare le parole di Moravia, nel romanzo “La noia”:  “la storia dell’umanità non è che un lungo sbadiglio”. Noi abbiamo detto di voler cambiare Polistena e lo stiamo facendo! Il cambiamento riserva delle scelte anche forti e coraggiose, ma la determinazione non ci manca e rimarrà identica nel tempo nonostante i problemi quotidiani e le pressioni conservative, dentro e fuori il Comune, che vorrebbero ostacolare il nostro percorso di cambiamento. Stiamo amministrando da poco tempo ancora e nel momento più terribile: i tagli del Governo ammontano nel 2011 a 449.000 euro, nel 2012 verranno sottratti ulteriori 700.000 euro dal bilancio comunale. L’Ifel (Istituto per le finanze e l’economia locale) ha previsto che nel 2012 i Comuni avranno una decurtazione di trasferi­menti rispetto al 2009 del 46%. Sarà duro perfino coprire i costi di gestione di servizi fondamentali come la nettezza urbana, l’illuminazione pubblica, l’acquedotto. Dal 2012 il bilancio del Comune sarà quasi dimezzato! A questa già difficile situazione si aggiungono i debiti e i disservizi lasciati dall’Amministrazione precedente che si scoprono di giorno in giorno. L’Enel ha mandato oltre 500.000 euro di bollette per canoni arretrati non pagati nel periodo che va dal 2005 al 2009. La banca sta chiedendo conto al Comune delle insolvenze gene­rate dai piccoli prestiti erogati a pioggia con l’avallo della passata Amministrazione tra il 2008 e il 2009. Come pure sulla benzina, vi è un contenzioso aperto per migliaia di euro. La cassa del Comune in questi ultimi anni è stata maltrattata, troppe anticipazioni senza che qualcuno poi verificasse se effettivamente i soldi anticipati venivano recuperati dagli incassi. Così ad esempio per le stabilizzazioni del personale o per il premio cine­matografico avvenuti nel 2009. Ancora i soldi promessi dalla Regione non sono entrati materialmente nelle casse del Comune, comportando uno squilibrio. Ma anche sul funzionamento dei servizi, il lascito di chi ci ha preceduto è altamente negativo. A cominciare dalla convenzione per la fornitura dell’acqua stipulata con Sorical, troppo esagerata per le finanze comunali, che intendiamo rinegoziare subito. Sulla raccolta della spazzatura abbiamo dovuto correggere un meccanismo che moltiplicava i costi. Collocando conteni­tori dappertutto, anche nelle zone di lontana periferia, la precedente Amministrazione autorizzava di fatto chiunque, anche non polistenesi, a scaricare nei nostri cassonetti. Si portavano in discarica circa 20 tonnel­late al giorno, con costi superiori anche di carburante, a differenza di quanto avviene oggi con una media di 14 tonnellate al giorno portati in discarica. Inoltre, aver ripristinato la differenziata con una percentuale del 10%, ci ha consentito di ottenere l’abbattimento del prezzo di smaltimento da € 71/t a € 54/t. Questo sta comportando risparmi, oltre che contribuire a rendere la città più pulita, nonostante la grave emergenza am­bientale che sta investendo la Calabria. Ma l’obiettivo dell’attuale Amministrazione si chiama raccolta differenzata porta a porta, che presto puntiamo a far partire. Sui lavori pubblici, già molto si è detto. Abbiamo dovuto fermarne alcuni, perché altrimenti si sarebbe sforato il patto di stabilità, con conseguenze irreparabili per il Comune. A breve partiremo con le seguenti opere pubbliche: i pannelli fotovoltaici in alcune scuole, la ristrutturazione della scuola Brogna, il centro per la raccolta differenziata, il mercato coperto, il centro di via Turati, il parco Juvenilia, il rifacimento ed ampliamento di fogne, acque bianche e pubblica illuminazione, l’asfalto di diverse strade. Più avanti si realizzeranno la pista di elisoccorso, il mattatoio, la riqualificazione dell’area Gaetanello, oltre ai grandi cantieri in corso come la realizzazione della scuola Renda, il ponte di via Turati, il ponte sul Vacale ed a quelli programmati come la messa in sicurezza e deviazione del torrente Jerulli. Stiamo avanzando le procedure per la definizione del nuovo Piano regolatore comunale, il Piano strutturale comunale. Le politiche sociali sono all’avanguardia, avendo voluto l’Amministrazione garantire per tutti gli operatori impegnati nei servizi comunali, regolari contratti di lavoro, come invece non avveniva in passato. Presto assegneremo le case popolari a Villa Italia. Stiamo lavorando per dare completa attuazione al Piano del traffico che già ha dato effetti positivi, con previsione di nuova segnaletica e parcheggi orari. Ma non dimenticheremo di regalare dopo l’estate culturale altri momenti di divertimento. Vogliamo riproporre il Capodanno in piazza, come lo scorso anno, se il bilancio ce lo consentirà. Ma tutto ciò che facciamo è documentato e consultabile. Una volta non era così. Da quest’anno la legge ci obbliga a rendere tutto visibile ai cittadini. Ma questo coincide con il nostro modo di essere e di amministrare ed è per questo che il nostro Comune è stato fra i primi ad adeguarsi.

    Trasparenza, onestà, lotta alla mafia sono le priorità. L’istituzione dell’albo pretorio on­line che dal 1° gennaio 2011 è attivo presso il nostro Comune consente ai cittadini in tempo reale di prendere visione di tutti gli atti che l’Amministrazione compie. Niente si consuma al chiuso delle stanze del palazzo senza che i cittadini lo sappiano. Perciò respingiamo al mittente le accuse infamanti dei giorni scorsi. Agiremo legalmente ogni qualvolta, oltre alla dignità personale e politica di ognuno di noi, il tentativo subdolo e viscido sarà quello di denigrare, attraverso l’attacco all’Amministrazione, l’im­magine positiva, laboriosa, onesta di una città che non vuole fermarsi. In tal senso abbiamo già annunciato la costituzione parte civile per tutti i processi di mafia a partire dall’operazione “Scacco Matto”. Tutelare il buon nome di Polistena e dei cittadini onesti, nati e cresciuti qui come tutti noi, è dovere di un Sindaco e di una Giunta che hanno fatto un patto con gli elettori: quello di dedicarsi al Comune a tempo pieno, con passione, con l’obiettivo di risollevare le sorti della nostra città. Ciò che chiediamo ai cittadini è la massima collaborazione, che in tempi di federalismo, sarà indispensabile. È una fase che, non per nostra volontà, dobbiamo nostro malgrado affrontare. Pensiamo al Comune come ad una grande famiglia, dove non mancano le difficoltà e i problemi, ma che bisogna superare anche rinunciando a qualcosa. Da parte nostra ce la metteremo tutta, seppure la tendenza del Governo è quella di umiliare i Comuni. Nella manovra è prevista un ulteriore riduzione dei consiglieri comunali ed il dimezzamento di quelli provinciali. Una vera e propria compressione della democrazia contro i principi della nostra Costituzione. Nonostante tutto noi manteniamo viva la speranza e siamo convinti che con il vostro appoggio potremo continuare nel nostro impegno al servizio del popolo. Rilanciamo Polistena, Viva Polistena!

    Michele Tripodi
    Sindaco di Polistena