LAUREANA DI BORRELLO – L’ennesimo “attentato” alle produzioni biologiche calabresi colpisce ancora: più di 80 piante di olivo facente parte della biodiversità regionale rase al suolo è stato l’attentato perpetrato contro l’Azienda Agricola Biologica “Fattoria Sant’Anna” a Laureana di Borrello in provincia di Reggio Calabria. Il venerdì durante la notte, come consueto fare da chi non vuole lo sviluppo del territorio calabrese, si sono inseriti nell’azienda e tagliato un impianto di uliveto, molte delle piante facevano parte della ricca biodiversità della Calabria, recuperate con tanti sforzi da parte dell’azienda che in questi anni si è impegnata nella creazione di un giardino delle piante e dei frutti perduti. Sempre più frequenti gli attentati alle aziende agricole biologiche in Calabria, un fenomeno che danneggia sempre più assiduamente queste aziende portatrici di un modello di sviluppo sostenibile del territorio, dove l’agricoltura non si è caratterizzata per le buone pratiche, anche se è l’attività prevalente.
In meno di un anno sono stati perpetrati 5 attentati ad aziende associate ad Aiab Calabria, rappresentanza regionale dell’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, organizzazione impegnata, tra tante altre attività per lo sviluppo, a combattere in prima fila contro l’illegalità anche nelle zone più esposte e controllate dalla criminalità. Salvino Moro, produttore che ha subito con la sua famiglia l’attentato e Presidente regionale dell’Aiab, denuncia “E’ uno stillicidio che sembra non avere fine, bisogna che la politica e le forze dell’ordine prendano provvedimenti mirati alla tutela e sicurezza delle aziende biologiche, solo cosi si riuscirà ad affrontare questo percorso difficile di sviluppo, ma necessario in Calabria”.
1 commento
sandro spanò
6 maggio 2013 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
piena solidarieta’ a salvino moro . questa calabria prima o poi cambiera’ RESISTERE RESISTERE