• L’attentato alla comunità Progetto Sud. Il Pdci regionale esprime la propria vicinanza e solidarietà a Don Panizza
    28/12/2011 | M. Tripodi, segr. reg. Pdci | Comunicato

    REGGIO CALABRIA – Il gravissimo attentato della ndrangheta, perpetrato con una bomba fatta esplodere contro il centro “Luna Rossa” di Lamezia Terme gestito dalla Comunità “Progetto Sud”, guidata coraggiosamente da don Giacomo Panizza, è un atto di sfida e uno sfregio contro tutti i calabresi. Ha proprio ragione don Panizza, il quale ha affermato che la bomba contro “Progetto Sud” è un chiaro segnale contro tutto il territorio, e, nel macabro gergo mafioso, i segnali e i simboli rappresentano elementi di fondamentale importanza. Proprio per questi motivi la concreta solidarietà e vicinanza nei confronti di don Panizza e di tutti gli operatori della Comunità, che si trova in un bene confiscato alla ndrangheta, deve essere ferma, puntuale e assoluta. La quotidiana attività di una figura eminente come don Panizza è un fiore all’occhiello per una regione difficile e complicata come la Calabria, nella quale la presenza della ‘ndrangheta opprime drammaticamente tutti i gangli della società. Lavorare concretamente, nel silenzio e senza i riflettori, accanto a tossicodipendenti, migranti e disabili rappresenta l’attività quotidiana di don Panizza che costituisce un esempio per il riscatto di questa terra. Un’opera indispensabile che procura sollievo alle persone bisognose, sfortunate e svantaggiate. Le dichiarazioni di don Panizza successive all’esplosione dell’ordigno sono un monito e una speranza. Infatti, nonostante l’attentato subito, purtroppo l’ultimo di una lunga serie, don Giacomo Panizza ha, fortunatamente, affermato che non arretrerà di un millimetro e proseguirà, anzi con maggior vigore, nel suo impegno sociale. In tal senso, noi Comunisti Italiani siamo incondizionatamente al fianco di don Panizza e dei suoi collaboratori nella battaglia contro la ‘ndrangheta e per il riscatto civile e sociale della martoriata Calabria.