• La Cgil denuncia il Dg dell’Asp Squillacioti. “Non rispetta le sentenze del giudice”
    31/01/2012 | G. Gentile, Fp Cgil Gioia Tauro | Comunicato

    GIOIA TAURO – Il Presidente della Giunta Regionale Scopelliti ha affermato che il “Modello Reggio” è frutto di responsabilità dirigenziali e non della gestione politica da lui diretta (sic!). come se lui stesse da tutt’altra parte. L’espressione diretta di Scopelliti (vedi il gioco delle 3 carte), nella persona del Direttore Generale dell’ASP Squillacioti, ci consegna l’ennesima forma di arroganza politica/gestionale, con la semplice variante ascrivibile alla gestione e non più ai dirigenti. L’esempio è il silenzio arrogante del direttore generale dell’ASP, di fronte a una sentenza del Giudice. Tanto arrogante che non offende nessuno ma ci obbliga a procedere con una denuncia penale per inottemperanza ai termini perentori assegnati da Giudice per rimuovere l’atteggiamento antisindacale e avviare le procedure necessarie alla stipula del Contratto Integrativo Aziendale dei lavoratori dell’ASP.

    I fatti sono riferiti al decreto del Tribunale di Palmi, ex art. 28 legge 300/70, depositato il 20.12.2011 e notificato all’ASP in data 29.12.2011. L’ASP veniva condannata per condotta antisindacale e, alla Squillacioti gli veniva ordinato di ottemperare, entro il termine di 20 giorni dalla comunicazione del decreto, a tutti gli adempimenti previsti per avviare la procedura di contrattazione integrativa aziendale, in conformità a quanto previsto dal CCNL, con apertura delle conseguenti convocazioni e nel rispetto delle OO.SS. rappresentative dei diritti di tutti i lavoratori, sulle materie per cui è causa, oltre alla cessazione del comportamento antisindacale con la rimozione degli effetti medio tempore prodotti.

    IL TEMPO E’ SCADUTO in data 19.01.2012 ed ad oggi le OOSS dell’area medico/veterinaria non sono state convocate per l’inizio dei lavori e nemmeno sono stati rimossi gli effetti medio tempore prodotti con le decisioni unilaterali prese dalla Squillacioti, vedi per esempio l’abbattimento del gettone di presenza della Pronta Disponibilità.

    Come in premessa, la Squillacioti segue l’esempio del suo Capo Supremo, il Commissario e Presidente Scopelliti che non curante delle regole dello stato democratico, continua nel suo disegno nefasto infischiandosene dell’ordine imposto dal Giudice, dei diritti dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali che non abbassano la testa.

    Per capirne di più è sufficiente leggere l’art 40 della Legge Regionale 47 del 2011 (legge finanziaria), inserito ad hoc per vanificare (crede lui) l’insediamento del dott. Carullo alla Direzione dell’ASP 5; il tentativo di far acquistare – sempre all’ASP – un bidone di palazzo per ripianare i debiti del Comune di Reggio Calabria, operazione non riuscita e ritentata oggi con la delibera 580 del 16.12.2012 con la quale trasferisce al Comune di Reggio Calabria la somma di € 4.052.571,06 rappresentante l’intero finanziamento per il programma regionale per il recupero di alloggi di proprietà privata ubicati nei centri storici dei Comuni ad alta densità abitativa (vedi comunicato stampa del 30.01.2012). Oggi non ne possiamo più e ci vediamo costretti a denunciare penalmente la Squillacioti alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per inottemperanza al disposto della Magistratura (art. 28 comma 4 legge 300/70 ed art. 650 cp) e proseguiremo costantemente e puntualmente a perseguire, la mala gestione dell’ASP a tutela dei diritti dei lavori, contro i favori chiesti dai faccendieri, per affermare sempre più la legalità e ripristinare il senso del convivere civile e democratico.

    La F.P. CGIL e la F.P.CGIL Medici continueranno il percorso di legalità anche per evitare di inabissare l’Azienda di decreti ingiuntivi (centinaia sono quelli dei buoni pasto, reperibilità, straordinario, ferie non godute, ecc. ecc.), che pagherebbero SOLAMENTE i cittadini attraverso disservizi e malasanità causati dal depauperamento delle casse aziendali.

    Su questi principi lanciamo un appello a tutte le sigle sindacali presenti sul territorio, al fine di fare fronte comune per costruire il diritto alla salute e dare cittadinanza al popolo della nostra provincia.