• Iniziativa della Provincia per i risarcimenti dopo i forti venti del mese di maggio
    Redatte le schede ministeriali ed inoltrata la relativa domanda di dichiarazione dello stato di calamità
    09/09/2013 | Provincia di Reggio Calabria | Comunicato

    REGGIO CALABRIA – La Provincia di Reggio Calabria ha espletato ogni attività di propria competenza per assicurare risposte tempestive agli agricoltori della Piana di Rosarno che hanno subito danni in conseguenza dei forti venti abbattutisi sul territorio nello scorso mese di maggio. È stata già inviata la prescritta documentazione alla Regione Calabria e siamo in fiduciosa attesa circa la declaratoria dello stato di calamità naturale da parte del ministero delle Politiche agricole e forestali. Nello scorso mese di maggio, infatti, una porzione del territorio della provincia di Reggio Calabria, in particolare la zona tirrenica, è stato interessato da venti impetuosi di notevole intensità. L’evento calamitoso ha causato ingenti danni alle principali produzioni presenti sul territorio oggetto di delimitazione: olivo, vite, agrumi, kiwi e frutteti in genere. I danni sono dovuti al prolungato e forte vento che, oltre a provocare defogliazione e rottura dei rami giovani, ha compromesso la naturale crescita. Particolari ed ingenti danni hanno interessato in particolare le clementine.

     

    L’assessorato provinciale all’Agricoltura ha espletato gli accertamenti tecnici finalizzati alla delimitazione territoriale dell’area colpita dall’evento calamitoso ed alla quantificazione del danni subiti e della perdita di prodotto. Sono state redatte e compilate le apposite schede ministeriali all’uopo previste ed inoltrato la relativa domanda di dichiarazione dello stato di calamità. Ci batteremo per l’accesso alle provvidenze del Fondo di solidarietà nazionale di cui al decreto legislativo 102 del 2004 e consentire alle aziende agricole interessate un minimo di ristoro. Da troppo tempo l’agricoltura della Piana di Rosarno è abbandonata a sé stessa ed alle sole possibilità degli imprenditori agricoli che oramai sono allo stremo delle loro forze e delle loro possibilità. Le altre istituzioni devono battere un colpo, se ci sono! A cominciare da quella regionale che deve riuscire a trasformare, nel più breve tempo possibile, i fondi comunitari da occasione persa a reale strumento di sviluppo per l’agricoltura della Piana di Rosarno. Continuiamo a subire una attenzione mediatica senza precedenti, per esempio sul tema della immigrazione, con caratterizzazioni non di rado negative. Ma nessuno interviene sulle reali problematiche che riguardano lo sviluppo e la crescita del comparto agricolo. Il ministero e la Regione devono mostrare maggiore attenzione. È l’ora dei fatti e delle azioni.