REGGIO CALABRIA - Leggo con stupore le ultime dichiarazioni del presidente della Regione Scopelliti, che con i suoi soliti metodi di persuasione cerca ancora una volta di raccontare alla gente un’altra realtà. E’ incredibile con quale arroganza e presunzione giochi a fare lo statista, permettendosi di delineare persino il nuovo organigramma di un partito di cui non ha mai fatto parte e per la cui ricostituzione nessuno ha richiesto il suo impegno ne i suoi suggerimenti. Ritengo questa sua goffa retromarcia dall’intento pseudo pacifista, intellettualmente poco onesta e francamente poi non riesco a capire a nome di chi parla, visto che, lo ricordo, da ieri non è più coordinatore regionale di un bel niente. È quanto dichiara in una nota Roy Biasi, esponente forzista della prima ora e membro del Consiglio nazionale. Al netto dell’ennesimo tentativo di intrusione a cui siamo costretti ad assistere, continua Biasi, va detto invece che l’Ufficio di presidenza di ieri, che ha sancito in via definitiva il ritorno di Forza Italia, rappresenta un passaggio politico importantissimo e lungamente atteso. Si riprende, infatti, il filo di una storia che si era fermata quasi cinque anni fa ma che non è mai realmente finita.
Dopo la svolta del predellino, dunque, il popolo dei moderati ritorna finalmente sulla sua strada, la strada giusta verso la propria vera casa. Non posso che essere entusiasta, come tantissimi in Calabria, per quanto è avvenuto perché si ritorna finalmente, ufficialmente, a quel progetto politico che aveva entusiasmato milioni di Italiani e soprattutto perchè ho rivisto nuovamente ruggire lo spirito battagliero del nostro vero ed unico leader, il presidente Berlusconi. Quanto è stato ufficializzato dall’ Ufficio di presidenza, conferma inoltre la bontà della linea tracciata dal gruppo politico di cui faccio parte e che fa riferimento a Nino Foti. Infatti, in Calabria, a differenza di altri che con esasperati tatticismi e redenzioni dell’ultim’ora, hanno tenuto ipocritamente il piede in due staffe, arrivando persino a rinnegare le proprie origini, noi, spinti esclusivamente da cristallina e autentica convinzione, scevra da calcoli utilitaristici, fin dalla scorsa estate, non appena il presidente Berlusconi ha annunciato la sua intenzione di tornare a Forza Italia, insieme al presidente della Provincia Raffa e al gruppo di amministratori forzisti di tutta la provincia ci siamo attivati per dare risposta alle numerose manifestazioni di interesse del territorio a questo nuovo progetto politico. Da allora il nostro impegno è stato costante, senza tentennamenti, ed è proseguito con successo portando, in pochi mesi, alla costituzione di numerosi comitati locali, del comitato intercomunale per la provincia di Reggio Calabria e generando nel tempo un crescente interesse in tutto il territorio regionale, tanto da essere riconosciuti come la vera anima di Forza Italia in Calabria.
Il nostro impegno, la nostra costanza, la nostra convinzione ma soprattutto la nostra autentica e genuina passione, alla fine ci hanno premiato, consegnando alla storia, chi veramente ha nel cuore prima e nella testa poi, i principi e i valori sui quali nasce e si sviluppa Forza Italia e facendo venir fuori chi di questi valori se ne è solo servito “tradendo” le attese di una intera regione o forse anche di una intera nazione, salvo poi pentirsi improvvisamente ed elevarsi addirittura al ruolo di mediatore fra le parti. Finalmente però, dopo una lunga attesa, il momento della verità è arrivato! Da oggi la nostra attività di ricostituzione del nuovo partito avrà quindi ancora più forza e vigore e, sono sicuro, incontrerà anche il consenso di tanti altri esponenti del centrodestra calabrese. Mi riferisco ad esempio a chi, come l’on. Galati ha già dimostrato di sostenere convintamente questo nuovo progetto e a coloro i quali, nelle istituzioni elettive, condividendo la cultura, i principi e i valori di Forza Italia vorranno farne parte da qui a breve. L’unica nota stonata della giornata di ieri, aggiunge Biasi, sono state le polemiche e le tensioni che hanno preceduto l’Ufficio di presidenza e che poi sono sfociate nelle defezioni di alcuni importanti rappresentanti del nostro partito. Sul ritorno di Forza Italia, infatti, si era espresso favorevolmente un pò tutto il Pdl, anche coloro i quali di quel partito non avevano mai fatto parte nè condiviso mai ideali e valori salvo poi con pirotecniche giravolte riposizionarsi mettendo piede nella casa dei moderati. Cos’è quindi che adesso non va bene? Perchè questo passo indietro?
Al di la di quelle che lo stesso presidente Berlusconi definisce “incomprensioni personali” ritengo necessario comunque che in questo momento così delicato, la nuova Forza Italia si compatti intorno al proprio leader anche se naturalmente è inevitabile che passaggi importanti come questo sono destinati a fare da spartiacque fra chi veramente condivide il nuovo progetto e chi ha invece altre posizioni. La nuova Forza Italia, costi quel che costi, deve ripartire veramente unita e coesa memore anche di quanto accaduto in quel Pdl che da ieri ci siamo lasciati alle spalle, perchè se errare è umano, perseverare è diabolico. Auspico quindi, che da oggi ognuno si attenga ai propri ruoli e alle proprie responsabilità ed eviti di comunicare anche in Calabria a nome del partito. Si rassegni quindi Scopelliti, questo ruolo va lasciato solo al nostro leader Berlusconi.