• Gioia Tauro. L’area Riformista del Pd di Gioia Tauro ringrazia il “Comitato Fiume” e la “Pro Loco Ambiente” per la lotta al diritto alla salute e chiede all’ASP l’istituzione del “registro tumori”.
    14/09/2014 | Area Riformista PD Gioia Tauro | Comunicato

    GIOIA TAURO – L’area Riformista del Pd di Gioia Tauro esprime il suo ringraziamento al “Comitato fiume” ed alla “Pro loco ambientale” in merito alla lotta, che stanno portando avanti, in maniera civile e democratica, per il diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione Italiana ma che viene meno nella nostra Calabria, terra abbandonata a se stessa, in cui i diritti sono diventati utopistici! Sarebbe opportuno che queste proteste che non hanno colore politico e riguardano la salute di tutti siano condivise dalla società civile e dalle forze politiche, ci auguriamo che alla prossima manifestazione dopo quella avvenuta venerdì con la presenza della trasmissione “ la vita in diretta” di Rai 1, quella di ieri era un’occasione, unica e rara, per poter esporre a livello nazionale i problemi atavici che attanagliano il nostro territorio, ci auguriamo che ci sia un coinvolgimento totale di tutta la società civile e politica.

     
    La situazione di emergenza, causata dalle sempre piú numerose morti per tumori, che giorno dopo giorno cresce nel quartiere fiume, nella cittá gioiese ed in tutta la piana é sotto gli occhi di tutti. Doveroso, da parte nostra è, come minimo, sostenere da subito la lotta dei comitati ed inoltre richiedere a voce alta ed urgentemente, l’istituzione del “registro tumori”; chiediamo al direttore dell’Asp.5, Francesco Sarica, che lo istituisca come previsto dalla delibera n. 289 del 25 marzo 2010: “attivare, per come previsto dal progetto, la creazione di una rete di tre registri tumori (Cosenza, Crotone, Catanzaro – Vibo Valentia e Reggio Calabria), dotati ciascuno di autonomia organizzativa e gestionale”. Inoltre chiediamo agli enti preposti: comuni, provincie e regione, che si facciano carico di un’indagine epidemiologica per il territorio gioiese e pianeggiano, non dall’Arpacal, ma da una commissione scientifica di livello internazionale con all’interno un esperto indicato dai comitati. Inoltre considerate le numerose indagini in corso che la magistratura insieme alle forze di polizia sta portando avanti in merito ai rifiuti tossici, letti i documenti desecretati in cui pentiti di mafia dichiarano che a Gioia Tauro sotto ogni ulivo è interrato rifiuto radioattivo, chiediamo che venga fatta un’indagine dell’aria, dell’acqua e della terra. Ci auguriamo che l’attenzione dimostrata dal Governo in occasione del passaggio delle armi chimiche, che la stessa attenzione venga usata per i problemi che realmente riguardano la salute di tutti noi cittadini.