• Gioia Tauro, chiuso il reparto di cardiologia dell’ospedale. Per la Cgil situazione intollerabile e sbagliata
    Il reparto accorpato a Medicina Generale. Chiesta la convocazione di un consiglio comunale aperto
    25/09/2013 | Nino Costantino, Francesco Loschiavo, Cgil Gioia Tauro | Comunicato

    ospedale gioia tauroGIOIA TAURO – Lo avevano annunciato e lo hanno fatto. Il reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Gioia Tauro è stato chiuso. Infatti, con ordine di servizio n° 121 del 24 settembre 2013 dell’Asp n° 5 la struttura complessa di Cardiologia è stata accorpata all’Unità Operativa di medicina generale in esecuzione del DPRG n° 106/2010 e 2011. Come Cgil di Gioia Tauro avevamo già nei giorni scorsi espresso chiaramente la netta contrarietà rispetto a tale scelta che priva i cittadini di Gioia Tauro e di molti comuni della Piana del diritto fondamentale alla salute ed alla vita. Infatti, accorpando Cardiologia a Medicina non potrà essere garantita la continuità assistenziale h 24 per qualsiasi urgenza cardiologica e soprattutto mette a rischio la stessa esistenza del Pronto Soccorso e della Chirurgia in quanto ci si potrebbe trovare in assenza di assistenza cardiologica.

     

    E’ una situazione intollerabile e sbagliata che lede il diritto alla vita di migliaia di cittadini della Piana. Allo stesso modo viene pesantemente lesa la professionalità dei medici e degli infermieri che si troverebbero da subito obbligati a prestare la loro attività professionale in un ambito diverso dalle loro esperienze. Questa vicenda mette in chiaro anche le responsabilità di una politica sanitaria regionale demagogica ed irresponsabile lontana anni luce dalle esigenze dei cittadini. Per questi motivi chiediamo al sindaco di Gioia Tauro Renato Bellofiore, che già nei giorni scorsi aveva espresso preoccupazione e contrarietà rispetto alla chiusura di Cardiologia e Nefrologia, la convocazione immediata di un Consiglio comunale aperto agli altri sindaci interessati, ai sindacati confederali, alle forze politiche ed alle associazioni per dare una prima forte risposta con iniziative concrete per impedire l’ulteriore smantellamento del sistema sanitario della Piana di Gioia Tauro.