• Disabilità. Riflessioni a conclusione della terza edizione del gala di solidarietà 2014 “Diversi Sentieri” organizzato da “Sud Trek Gioia Tauro”
    20/09/2014 | Pina Condò Uff.Stampa SudTrek ,Gioia Tauro | Comunicato

    diversi sentieri_diversamente abiliGIOIA TAURO – La SudTrek cala il sipario sulla terza edizione del gala della solidarietà, “Diversi sentieri”. “Un urlo nel silenzio, un raggio di luce nel buio”, questa è la frase espressa dal presidente della SudTrek, Lino Cangemi, per descrivere questa edizione di “Diversi sentieri”. Una edizione segnata da un crescendo di emozioni, di entusiasmi ma anche di riflessioni e commozioni, che ha avuto come obbiettivo, quello di elidere il pensiero che spesso divide il mondo, nella nostra testa prima e nel contesto sociale poi, tra individui diversi e individui normali. Uno dei grandi esempi di vita per forza di volontà, è il recordman mondiale di immersione subacquea (più di trentaquattro ore sott’acqua), Paolo De Vizzi, ospite del gala che, durante l’intervista fatta a GioiaSport ha dichiarato: “tra qualche mese inizierò gli allenamenti per superare il record di cinquanta ore sott’acqua, raggiunto dai normodotati.

     

    L’appuntamento sarà a giugno 2015, tenterò di immergermi per sessanta ore”. Quando il giornalista chiede a De Vizzi un’opinione sull’evento “Diversi sentieri”, egli si dichiara entusiasta e propone di farne altre, perché servono a dar voce a chi diverso non si sente e conclude dichiarando: “siamo persone normali come tutte le altre persone”. Il secondo ospite, assolutamente non per ordine di importanza, è il campione paraolimpico di tiro con l’arco, Pasquale De Masi, Para Arciere Italiano, con una bacheca colma di trofei: 3°Olimpiade 1984 Los Angeles, Campione del Mondo a Squadre 1985 Pennsylvania, Campione d’Europa 1987 Londra, Ex Recordman Mondiale sui 50 mt, Campione Italiano di Classe W2 e Assoluto 2013. Parlando del gala, De Masi ha dichiarato: “Mi fa molto piacere vedere che anche in Calabria, a Gioia Tauro con la SudTrek, vi sia movimento intorno al mondo della disabilità. A diciotto anni la mia vita è cambiata per via di un brutto incidente, lo sport mi ha ridato tutto quello che avevo perso: vita, speranza e quella voglia e forza di vivere e ricominciare – Bellissime le parole di De Masi, che descrivono lo sport come una mano tesa, che aspetta di essere afferrata, per poter dare un’ulteriore spinta a quella forza di volontà che ti riporta alla vita; conclude il suo intervento affermando – la disabilità non è di chi la vive, ma è di chi non ci comprende!”.

     

    Sulla stessa linea di pensiero è il presidente e responsabile regionale della FIPIC (Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina), Nazareno Insardà, che durante la serata lancia un appello: “mi rivolgo ai ragazzi che presentano qualche disabilità, ma soprattutto alle loro famiglie, che sono un pochino restie a farli interloquire ed uscire fuori; a voi chiedo di avvicinarli al mondo dello sport paraolimpico per riportarli alla vita, per dar loro uno stimolo in più. Basti considerare i tanti che sono riusciti, raggiungendo grandi traguardi: come Giusy Versace e De Masi stesso. Chiedo inoltre ai politici di creare strutture ed infrastrutture idonee, perché la disabilità non è un mondo a parte, ma una parte del mondo che va presa assolutamente in considerazione e rispettata – e conclude Insardà ringraziando la SudTrek ed il suo presidente, Lino Cangemi – grazie a loro, oggi, qui a Gioia Tauro, abbiamo imparato una cosa completamente nuova, scopriamo come un altro limite, quello sui sentieri, si può superare e per questo li ringrazio molto”. Di rilevante e sostanziale importanza anche la presenza degli altri ospiti, che si sono susseguiti sul palco e che attraverso i loro racconti hanno arricchito l’animo del pubblico presente: Il presidente della “Fondazione Onlus Carmine Anastasio”, Fabio Fanciulli; il vice presidente del comitato paraolimpico, Giovanni Germoleo; il presidente del CCSVI, Assunta Mazzei; la pittrice reggina, Mia Cicciù; l’autore della suggestiva mostra fotografica, Luigi Tilotta; l’attore e regista Clemente Pernarella e l’attrice Melania Maccaferri, rispettivamente, padrino e madrina della serata; e tanti altri ancora.

     

    La serata è stata accompagnata, musicalmente, dai grandissimi Walking trees; ma la pelle d’oca si è acutizzata sulle note dell’inno ufficiale della manifestazione, pensato e creato dai “Well deserve”. Il titolo dell’inno è “Diversi sentieri” ed è stato cantato per la prima volta dal vivo, la sera del gala. Mimmo Muratori, la voce dei Well deserve, rivolgendosi al pubblico commosso ha chiuso il pezzo cantato dicendo: “Io sono normale…, io sono diverso… Hai paura della diversità? Ma poi, qual è…qual è la diversità?” La lotta contro il pregiudizio continua sul palco della vita, giorno dopo giorno, e nel ringraziare tutte le anime che hanno partecipato, la SudTrek vi da appuntamento all’anno prossimo per affrontare nuovi “Diversi Sentieri”.