GIOIA TAURO – Quanto sta succedendo in questi giorni in Calabria è la chiara dimostrazione del completo fallimento della gestione dei rifiuti. In primo luogo è evidente che l’incenerimento dei rifiuti, considerato dal nostro movimento una pratica anacronistica, inutile, costosa e altamente dannosa per la salute umana, su cui l’Ufficio del Commissario all’Emergenza ambientale ha puntato facendolo assurgere a modello ottimale di smaltimento degli stessi, non ha risolto nè risolverà il problema perché non smaterializza la spazzatura ma genera semplicemente ulteriori discariche, concentrando inoltre i problemi di tutta la Calabria sulla città di Gioia Tauro e riversando sull’intera Piana gli effetti negativi. E’ altresì evidente che è mancata e manca completamente una progettualità e si va avanti da più di tre lustri con una gestione commissariale dell’emergenza che, dopo decenni, è ormai di fatto diventata una fallimentare gestione ordinaria. Dopo aver visto durante le festività le nostre città trasformate in discariche a cielo aperto e aver costretto i sindaci incolpevoli a proteste eclatanti, viene donato alla Piana l’ennesimo regalo natalizio: l’apertura di una uteriore discarica, quella di Melicuccà.
Accogliamo questa notizia con grande amarezza e preoccupazione perché ci sentiamo vittime ancora una volta di una strategia dell’emergenza che dopo aver gettato sindaci e popolazioni nella disperazione e nel panico riesce così ad imporre ed a far subire ai cittadini della Piana di Gioia Tauro l’ennesimo danno, l’ennesimo sacrificio e scempio ambientale, bypassando con un sol colpo qualunque tipo di opposizione legittima e sacrosanta del territorio e cancellando inoltre le inquietanti denunce presentate pubblicamente dal sindacato Cgil sugli interessi che potrebbero ruotare intorno a tale scelta. Ma non meno preoccupazione desta la considerazione che questa ennesima crisi del settore si palesi a pochi giorni dalla scadenza del mandato del commissariamento all’emergenza ambientale in Calabria prevista per il 31 dic. 2012 creando tutti i presupposti per poter giustificare la proroga e quindi l’ennesima beffa per i cittadini calabresi. E’ evidente che se anche questo si dovesse verificare saremo tutti vittime di un vera e propria strategia del terrore che vuole giustificare scempi e devastazioni sul territorio che rispondono a logiche che sono lontane anni luce dalla nostra visione, dal buon senso e dal bene comune. Scelte sbagliate che continuano di fatto a preservare sempre le stesse aree nord calabresi da qualsiasi impianto nocivo per la salute, riversando tutto ciò che inquina e produce danni ai cittadini – come le discariche che nessuno vuole nei propri territori- nella piana di Gioia Tauro che si vuol fare diventare la grande discarica della Calabria.