CINQUEFRONDI – Sono partiti i lavori per la realizzazione dell’isola ecologica in località Gunnari di Cinquefrondi. Ad annunciarlo l’Amministrazione comunale cittadina in un manifesto pubblico. Grazie alla partecipazione ad un bando regionale il Comune ha avuto accesso ad un finanziamento che consentirà la trasformazione della vecchia scuola rurale oramai dismessa e della sua area antistante in una funzionale isola nella quale saranno raccolti e stoccati i rifiuti differenziati. La struttura, utilizzata fino a qualche anno fa per dare ospitalità a famiglia disagiata, era stata, dopo il rilascio, completamente devastata dai vandali. Successivamente destinata a punto di stoccaggio dei rifiuti differenziati in coincidenza con la partenza di un progetto “porta a porta”. Un incendio aveva portato al sequestro dell’area da parte dell’Autorità Giudiziaria.
Lavori di adeguamento e messa in sicurezza del sito avevano permesso la riapertura ed il proseguimento dell’attività di raccolta. Oggi, dopo l’espletamento di tutte le procedure burocratiche, l’annuncio dell’avvio dei lavori per la realizzazione dell’isola “Green Point”. Al progetto, secondo quanto indicato nel manifesto pubblico, sarà affiancata una radicale attività di informazione e sensibilizzazione nei confronti di famiglie, scuole ed imprese. L’auspicio è naturalmente quello che la presenza della struttura sia da stimolo per l’incremento esponenziale in termini percentuali inversamente proporzionali alla raccolta indifferenziata. La teoria, semplice da spiegare è sempre la stessa, più si differenzia, meno si conferisce nelle discariche e meno si paga con evidente vantaggio per le tasche dei contribuenti. A maggior vantaggio il fatto che una corretta gestione della filiera dei rifiuti differenziati può e deve diventare una risorsa che assorbe i costi sostenuti ed abbatte le tasse e tariffe.
6 commenti
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nino
25 maggio 2013 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
speriamo non sia la stessa messa in sicurezza, come il comune di cittanova
marcello furiglio
29 maggio 2013 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Ma L´isola ecologica proprio in una scuola bisognava farla? negli anni passati e´stata scuola di istruzione e laboratorio di arti e mestieri ,poi per colpa di qualche nostro attuale politicoe stata fatta abbandonare.Tutt íntorno alla scuola e´zona agricola ove si coltivano degli ortaggi prelibati e saporiti,che ne sara´di tutto cio´in futuro? dovremo mangiare quelle cose che sanno di plastica? il sito sarebbe stato piu indicato per un piccolo mercato agricolo. LE POPOLAZIONI CRESCONO,e naturalmente cresceranno pure i rifiuti ,e non mi sembra che ci sia del posto per espansione,o vogliamo togliere gli orti?MA abbiamo patate avanti agli occhi per non vedere?mahhhhhhh
marcello furiglio
raffaele cutrì
1 giugno 2013 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
secondo te quale posto migliore sarebbe stato per poter realizzare l’isola ecologica?
Michele Carlino
3 giugno 2013 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Ma una scuola rurale non si poteva usare per scopi meno “degradati”? Chesso’, per creare un centro di raccolta dei prodotti agricoli locali, favorendo i piccoli produttori e i consumatori del paese? Chissà quante altre possibilità del genere, caro Raffaele. Eppure, sbrigativamente e senza pensarci troppo, una struttura decente verrà trasformata in uno spazio di raccolta della spazzatura. Peccato. Ma questo dimostra la miopia di chi prende certe decisioni. Se poi ci fossero o no alternative per un sito del genere nemmeno lo sappiamo: le amministrazioni comunali cinquefrondesi hanno da sempre il vizio di non far partecipare i cittadini alle loro scelte, che invece vengono imposte senza nemmeno dare spiegazioni.
raffaele cutrì
4 giugno 2013 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
le possibilità caro Michele potrebbero essere tante così come dici ma al momento questa è la scelta fatta a cui nessuno ha alzato voce a differenza di tanti anni fà per il quale numerose persone scesero in piazza a contraddire la nascita dell’isola ecologica. L’idea non era male non lo è nemmeno oggi e, purtroppo, il luogo che potrebbe essere sbagliato. però vedi michele comuni come Melicucco e Cittanova hanno realizzato anche loro un isola ecologica in una zona rurale. la struttura come tu dici poteva essere usata come scuola rurale ma dove andremo a collocare l’isola ecologica? L’isola lo sappiamo tutti è un qualcosa che oggi è strettamente necessaria perchè dobbiamo tutti e dico tutti abituarci a differenziare se vogliamo vivere bene. Con la differenziata obbligatoria e con regole severe mi auguro vi sia la possibilità per tutti di pagare meno sulle bollette della spazzatura. relativamente al fatto che noi cittadini relativamente alle scelte che sono state adottate non siamo stati messi al corrente mi fà onestamente incazzare. a questo punto mi viene da dire in modo molto spontaneo alla faccia della democrazia ma dove sono andati a finire le vere opposizioni politiche. Le opposizioni servono ad informare i cittadini di quanto stà succedendo all’interno di una maggioranza politica e non di affiggere manifesti a propria convenienza. Perche sull’Isola nessuno ha detto niente? Perchè ci sono interessi reciproci? Vorrei vivamente che qualcuno dià qualche risposta degna di nota. Grazie
marcello furiglio
4 giugno 2013 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
in effetti raffaele hai azzeccato in pieno il discorso,per il motivo che in contrada gunnari ci vive gente che durante il gorno ha altro cui pensare,se non quello di cercare di sbarcare il lunario,e per questo non motivata alla protesta. per cui ci si ricorda solo al momento del voto,sicuramente ci sono altri responsabili a questo silenzio.Esiste una politica a cinquefrondi?
la raccolta differenziata e´il futuro e su questo mi trovi pienamente dáccordo,per cui siamo molto in ritardo,spero solo che si possa organnizare in maniera tale che poi funzioni.Perche non pensare a dei siti in collaborazione con i paesi limotrofi? maropati,anoia,? ci sono delle zone che non conosciamo e con uno studio appropriato potrebbero essere adatte.purtroppo negli ultimi anni non cé stata alcuna collaborazione con i paesi vicini anche per dividere dei servizi , questo e´stato un impoverimento per tuttI noi. CON ZERO CRESCITA CULTURALE, speriamo che cambi
marcello furiglio