POLISTENA – Le comunicazioni pervenute a firma del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, preoccupano diversi Sindaci di comuni che, in particolare, gestiscono in modo diretto il servizio della raccolta dei rifiuti nella Provincia di Reggio Calabria, o che anche si avvalgono di società esterne per la gestione di analoghi servizi ambientali.
In particolare si evidenzia l’avvio della privatizzazione del ciclo dei rifiuti che determinerebbe una spoliazione delle singole competenze di ogni comune, in attuazione della legge regionale n. 14/2014 e della delibera di Giunta Regionale n. 381/2015.
Esaminate le norme e gli indirizzi degli atti in questione, i sottoscritti Sindaci ritengono che le scelte della Regione Calabria siano incompatibili con molte esperienze positive di gestione della raccolta differenziata dei rifiuti avviate con successo in molti comuni del territorio. Inoltre si segnala che in molti territori della Calabria in passato, l’esperimento della gestione consortile delle politiche d’ambito, ha spesso portato al fallimento della raccolta differenziata accompagnato da pratiche clientelari e poco trasparenti e con rischi più elevati di infiltrazione mafiosa.
Auspicano pertanto la moratoria di tutte le procedure in corso di costituzione degli Ambiti Territoriali, che se non bloccate, determinerebbero il collasso di realtà comunali importanti che, negli anni e dopo notevoli investimenti economici, hanno prodotto lusinghieri risultati in tema di livelli percentuali di raccolta differenziata raggiunti.
Non si possono imporre strategie sul ciclo dei rifiuti senza una preventiva condivisione col territorio che può e deve avvenire solo attraverso il confronto tra Regione e Comuni.
In tal senso chiedono di essere ricevuti dal Presidente della Giunta Regionale On. Mario Oliverio, per tramite di una delegazione di Sindaci della Provincia di Reggio Calabria, al fine di discutere le problematiche poste e scongiurare una nuova devastante stagione di crisi dei rifiuti sui territori.