• Cinquefrondi. Liceo musicale. Dopo la proposta del sindaco Cascarano, l’amministrazione Tripodi risponde ed è subito scontro
    02/01/2015 | Angelo Siciliano giornalista de "il Garantista" | Edicola di Pinuccio

    POLISTENA – Tra Polistena e Cinquefrondi scoppia la guerra del liceo musicale. Gli alunni sono “contesi”, ricercati, non per le loro competenze ma in quanto numero necessario a salvare l’autonomia scolastica nell’uno o nell’altro paese. La contrapposizione, ennesima replica di grottesca rivalità fra vicini di orto, vede protagoniste le due amministrazioni comunali guidate da Michele Tripodi e Marco Cascarano: o meglio, stando alle carte, il primo fa muro sul secondo. Dunque al centro della disputa è il liceo musicale, che ha sede a Cinquefrondi ma fa parte del liceo “Rechichi” di Polistena. Alla fine dello scorso novembre la giunta Cascarano sforna una delibera con cui chiede alla Provincia che la nuova programmazione della rete scolastica preveda l’accorpamento di tutte le scuole cinquefrondesi, (LEGGI) vale a dire istituto comprensivo e musicale. Questo perché il comprensivo, sottodimensionato, non ha più da due anni un preside e un segretario titolari: se si facesse l’unione con il musicale, suggerisce Cascarano, la piena autonomia scolastica e amministrativa verrebbe recuperata. La giunta Tripodi è di parere completamente diverso.

     

    Il 19 dicembre – ma la delibera è stata pubblicata l’altro ieri – l’esecutivo si riunisce e “impugna” il provvedimento dell’altro comune. Viene scritto nero su bianco che la proposta cinquefrondese “è irricevibile da parte della Provincia”. Motivo principale: “Metterebbe a rischio l’autonomia del ‘Rechichi’ di Polistena, dove confluisce la gran parte della popolazione studentesca della scuola”. E quindi Tripodi chiede all’amministrazione provinciale che il liceo mantenga i suoi 4 indirizzi: scienze umane, economico-sociale, linguistico e appunto musicale. “Altre inspiegabili ipotesi di polverizzazione degli istituti scolastici storicamente organizzati e presenti a Polistena – dice la giunta – vanno rigettate”. Ora, sulla base di quanto riportato dalla delibera, è in primo luogo la dirigente scolastica del “Rechichi”, Franca Morabito, a temere per l’autonomia del liceo in caso venga amputato della sede cinquefrondese. Così il 18 dicembre Morabito invia una nota al sindaco Tripodi “con la quale, in funzione della delibera del comune di Cinquefrondi n.121/2014, veniva paventato il rischio di una riorganizzazione della rete scolastica che potrebbe portare alla perdita dell’autonomia del liceo ‘Rechichi’, e veniva chiesta l’espressione di volontà di questa amministrazione”.

     

    Il giorno dopo, fulminea, la questione è portata in giunta e arriva l’auspicato altolà: “Si ritiene di dover condividere le richieste avanzate dalla dirigente Morabito”, cioè l’intoccabilità del musicale. Curiosamente, nel commentare un mese fa con il Garantista la propria richiesta di unificare le scuole cinquefrondesi, il sindaco Cascarano ha spiegato di aver sentito sulla faccenda la preside Morabito. Ovvio quindi pensare che ci fosse una convergenza di intenti fra l’amministrazione di Cinquefrondi e il “Rechichi”. Andrà poi ricordato che il comune di Cinquefrondi si fa carico delle spese per le utenze del musicale, benché siano di competenza della Provincia che dovrebbe infatti rimborsare l’ente. Da parte della giunta Tripodi, il no alla scissione del musicale viene anche giustificato con il fatto che nel 2010 il consiglio regionale “ha vietato la formazione di istituti omnicomprensivi”, quale appunto sarebbe quello di Cinquefrondi se l’aggregazione delle scuole cittadine avesse luogo.

     

    Una versione più breve è uscita sul Garantista del 2 gennaio 2015