• Celebrata al “Rechichi” di Polistena la quinta Festa dell’Europa
    Il preside Laruffa: «Apertura degli studenti al territorio per fare esperienza al di fuori delle aule scolastiche»
    04/06/2013 | Istituto Rechichi, Polistena | Strill.it
    l'istituto magistrale rechichi di polistena

    l’istituto magistrale rechichi di polistena

    POLISTENA – Si è celebrata lo scorso sabato la V Festa dell’Europa, organizzata dal Liceo Magistrale Statale “Rechichi” di Polistena. «Un’iniziativa che segnala l’apertura degli studenti al territorio e fornisce loro un’esperienza al di fuori delle aule scolastiche» ha dichiarato il preside Giovanni Laruffa, nel presentare l’evento. Esposizioni di piante, filati tradizionali della sapiente arte al telaio delle donne calabresi, gioielli e oggetti d’arredo ricavati da cortecce di alberi e ceramica, a cura dei bambini della Casa famiglia di Polistena e la mostra di auto d’epoca, ha arricchito la manifestazione di Via Lombardi. E poi anche lo speciale annullo filatelico che Poste Italiane ha inteso dedicare alla giornata europea per testimoniare come sia possibile, per gli studenti aprirsi al confronto con il resto del continente. L’occasione, è stata, poi ghiotta, per il dirigente scolastico del “Rechichi” di annunciare il progetto finanziato coi Pon F3 “Insieme si può. In rete per costruire comunità di apprendimento” che coinvolgerà diciotto enti territoriali, tra scuole, enti locali e associazioni del calibro di “Comunità Progetto Sud”, “Fondazione Scopelliti” “Ammazzateci Tutti”, “Libera”, “Valle del Marro”. Oltre che gli Istituti Comprensivi “Jerace” di Polistena e quello di Cittanova – San Giorgio Morgeto.

     

    Qualcosa in più di 200.000 euro di finanziamenti per realizzare un progetto che parte da «un’azione coordinata e sinergica di tutti gli attori sociali presenti sul territorio per ottenere risultati efficaci nel contrasto e nella prevenzione del fenomeno della dispersione scolastica. L’obiettivo – spiega il Preside Laruffa – è quello di realizzare un ambiente di apprendimento integrato e aperto, attento alla formazione della persona nella sua complessità. Le scuole non più soltanto come semplici istituti “erogatori” di servizi formativi, ma vere e proprie “comunità”, luoghi di formazione continua dei nuovi cittadini attivi e consapevoli». «Il progetto – spiega il Professore Emiliano Cheloni, referente per il “Rechichi” – avrà una durata biennale e è diretto al recupero ed alla prevenzione del fenomeno della dispersione scolastica, rivolgendosi come target prioritari agli allievi delle scuole in rete, ma prevedendo il coinvolgimento attivo anche dei genitori, del personale della scuola docente e non e di tutti gli attori sociali presenti sul territorio. «Si stima di coinvolgere nelle diverse attività didattiche circa 300 corsisti – ha poi aggiunto Mario Richichi, sempre referente per il Liceo Magistrale – per 7 macro percorsi che spazieranno dal cinema, alla economia della legalità, ad attività di stage e tirocinio presso enti territoriali, convenzionati con la rete».