• Asp, Squillacioti ancora al vertice. Loschiavo (Cgil Medici): “Nomine illegittime. Perché Scopelliti insiste a imporre questo management?”
    28/02/2013 | Francesco Loschiavo, segretario Fp Cgil Medici Gioia Tauro | Comunicato

    GIOIA TAURO  – Abbiamo deliberatamente atteso la fine degli ultimi giorni di campagna elettorale per rifar sentire il nostro pensiero. Tutto ci aspettavamo tranne che di contribuire, con il nostro comunicato stampa del 17.02.2013, ad informare il direttore generale del dipartimento Personale e il dirigente di settore della Regione Calabria che la dottoressa Squillacioti è ancora direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria. Ci fa enormemente piacere che gli stessi abbiano segnalato (per come riportato dal Quotidiano della Calabria del 22.02.13 ) alla Giunta Regionale, con nota del 19.02.2013, che la dottoressa Squillacioti accettando la risoluzione, incentivante, del rapporto di lavoro con la Regione (forse molti lettori non lo sanno ma bisogna ricordare che la Squillacioti era dipendente con la qualifica di dirigente della Regione Calabria) ha accettato anche la clausola che impone il divieto di istaurare rapporti di qualsiasi tipo e natura con la stessa Regione per anni cinque. Come sempre queste cose ci lasciano esterrefatti. Perchè? Perchè non capiamo come mai si è atteso il 19 febbraio e non si è provveduto a segnalarlo immediatamente? E’ fuori ogni dubbio che l’ufficio personale che ha approntato la determina di risoluzione del contratto di lavoro era a conoscenza che la Squillacioti era al 01.10.2012 direttore generale perchè lo stesso ufficio era in possesso della domanda di aspettativa della stessa per la nomina a direttore generale.

     

    Che cosa vogliamo dire, prontamente e quindi subito dopo il primo ottobre 2012 tale situazione di evidente incompatibilità tutta la diatriba dei due direttori generali che abbiamo vissuto e che hanno ridicolizzato la nostra terra non sarebbe successa. Poi ci chiediamo che fine faranno tutti gli atti e provvedimenti firmati e deliberati ad iniziare dall’atto aziendale alla proroga dei contratti dei precari alla nomina del se l’ufficio avesse segnalato alla Giunta direttore sanitario (sic) dei capi dipartimento ecc ecc. Tutti questi atti sono viziati da nullità perchè adottati da un soggetto privo di poteri per sopraggiunta carenza di requisiti di titolarità. Per quanto riguarda la nomina del direttore sanitario questa ha lo stesso profumo di legalità delle conferma della Squillacioti, perchè lo stesso non ha i titoli per accedervi in quanto la nomina a coordinatore dei distretti sanitari, periodo che gli consente di raggiungere i cinque anni necessari per l’accesso al posto, è illegittima perchè illegittima è stata la procedura di nomina e ad oggi continua a mantenere la doppia veste di responsabile delle cure primarie e direttore sanitario. Fatte queste domande ritorniamo al nostro comunicato del 17.02.2013 per riproporre sempre la stessa e raccapricciante domanda alla quale forse non troveremo mai risposta (forse solo la magistratura se interverrà potrà darci una risposta ) ma riusciamo solamente ad intuirla perchè il presidente Scopelliti insiste infischiandosene di tutte le norme e regolamenti e persino del buon senso a mantenere sulla poltrona più alta dell’Asp di Reggio Calabria la dottoressa Squillacioti? Mi scuso, mi ero dimenticato di chiedere al presidente Scopelliti ed ai sub-commissari: come è finito il procedimento, contro la Squillacioti, avviato dalla struttura commissariale per l’attuazione del Piano di rientro con nota 321509/ Siar del 1. ottobre 2012 per violazione del blocco automatico del turn-over ex art. 1 comma74 della Legge 331-2004 che doveva concludersi entro 30 giorni? Concludiamo con una riflessione, il presidente Scopelliti e questa giunta regionale che continuamente danno prova di arroganza e che nel recente passato sono stati più volte nell’occhio del ciclone giudiziario sono ancora legittimati a stare al loro posto?