(Angelo Siciliano, Il Garantista 19/02/2015) CINQUEFRONDI – Rinascita potrebbe correre alle prossime elezioni comunali con l’appoggio dell’area Pd che non si riconosce in Michele Galimi e il sostegno di parte dei socialisti. Si intitola infatti emblematicamente “Rinascita si apre” il manifesto con cui il gruppo di Michele Conia lancia un’assemblea pubblica per sabato. Motivo dell’incontro: “In vista delle imminenti elezioni per il rinnovo del consiglio comunale, Rinascita intende aprire un dialogo costruttivo e un percorso comune con tutte le donne e gli uomini, tutte le forze e le soggettività sane, democratiche e progressiste che, spinte da buona volontà, hanno a cuore il futuro di Cinquefrondi, per costruire un progetto di rilancio forte, unitario e popolare”.
In realtà il confronto tra Rinascita e alcuni degli esponenti storici del Pd, tra i quali Alfredo Roselli e Fausto Cordiano, è già partito. Così come il movimento guidato da Conia ha iniziato a vedersi con l’area di Raffaele Manferoce, quella che per comodità si può definire dei socialisti e all’interno della quale però vi sono ancora spinte perché si arrivi a una lista autonoma con candidato a sindaco proprio Manferoce. L’assemblea di sabato servirà dunque a rimarcare che Rinascita non ha desideri di autosufficienza, né in chiave elettorale, né, prima ancora, per la concretizzazione di un progetto comune per il paese. Particolarmente interessante la notizia del dialogo con quegli iscritti e simpatizzanti Pd che non hanno mai amato il segretario del circolo Galimi e sono adesso poco propensi ad appoggiarlo nella corsa a sindaco. Se questo dissenso – rimasto fino a oggi sotto traccia – dovesse saldarsi all’impresa di Conia, nel Pd locale si aprirebbero fratture notevoli.
Al tempo stesso si ritroverebbero nel percorso di Rinascita alcuni di coloro che hanno fatto squadra dal 2005 al 2010. Va a ogni modo osservato che non tutto il gruppo storico dei democratici condivide l’avvicinamento a Rinascita. E comunque il discorso delle possibili convergenze non sembra mettere in dubbio la candidatura di Conia a sindaco. Non perché sia un dogma. Ma in quanto, dopo la sconfitta per un pelo di cinque anni fa, quella leadership è andata radicandosi nel consenso interno a Rinascita e nelle pratiche del gruppo. Sabato e nei giorni successivi si vedrà se sul nome di Conia ci sarà anche un investimento di fiducia da parte dei nuovi interlocutori. Si capirà quindi se un tavolo del centrosinistra cinquefrondese (pure se parziale) avrà la forza di diventare fatto politico.