CATANZARO – L’assessore all’ambiente Franco Pugliano interviene per dare la giusta lettura dell’avviso pubblico per la ricerca di un immobile ad uso industriale da destinare a stazione di imballaggio e stoccaggio di rifiuti indifferenziati per il successivo conferimento in impianti extranazionali. “Bisogna evitare, in primis da parte del sindaco di Gioia Tauro, che distorte interpretazioni sul tema sviluppino ulteriori, incomprensibili ed immotivati allarmismi”. “Nell’avviso si fa presente che l’attuale sistema di smaltimento dei rifiuti conosce una situazione di estrema difficoltà (non imputabile certamente alla gestione attuale), caratterizzata dal fatto che gli impianti, inadeguatamente gestiti e scarsamente manutenuti durante la pluriennale gestione commissariale, non hanno la capacità funzionale per trattare la totalità dei rifiuti indifferenziati prodotti in Calabria, mentre le poche discariche pubbliche sono ormai prossime alla saturazione e le discariche private non sono in grado di assicurare, per tempi adeguati a quelli richiesti dai lavori di completamento del sistema impiantistico, lo smaltimento della totalità dei rifiuti prodotti”.
All’interno delle “Linee guida per l’aggiornamento del Piano Regionale Rifiuti”, – aggiunge Pugliano – la pianificazione/programmazione regionale è incentrata sull’indispensabile completamento (anche in termini di revamping ed ammodernamento degli impianti, comprese le linee dedicate al trattamento della Raccolta Differenziata) del sistema tecnologico nonché sull’evoluzione qualitativa (anche in termini di riuso/riciclo) e quantitativa (incremento della attuale percentuale) della Raccolta Differenziata (RD), in recepimento delle più recenti direttive comunitarie del settore”. “Al fine di rendere efficiente il sistema, la Regione (essendone proprietaria) provvederà al completamento; il piano di revamping ed ammodernamento interesserà anche l’impianto TMB in Gioia Tauro, che, più di altri, presenta caratteristiche tali da non garantire condizioni ideali per effettuare contemporaneamente le operazioni di revamping e quelle di trasferimento dei rifiuti (trasferenza)”.
“Di qui – sottolinea l’assessore regionale all’ambiente – l’esigenza regionale di individuare un immobile da adibire, per il tempo strettamente necessario, se necessario, e, comunque, solo in caso di sospensione delle attività dell’impianto per gli interventi di ammodernamento (quindi non ad aggiungere ulteriore attività), ad effettuare le operazioni preliminari al trasporto di balle cellofanate nel porto di Gioia Tauro, per essere successivamente caricate e spedite per il trattamento transfrontaliero (se dovesse essere necessario, in caso di emergenza, attivare tale strada)”. “Dunque – sottolinea Pugliano – sicuramente, nessun accanimento nei confronti di quel territorio o di disattenzione per le problematiche che lo interessano. Tutt’altro, visto che si punta prioritariamente a garantire una maggiore efficienza e sicurezza all’impianto, ma anche al Termovalorizzatore, dal momento che il raddoppio, nei piani regionali, potrebbe essere sostitutivo della prima linea e non aggiuntivo”. “Per raggiungere tali obiettivi, la pianificazione regionale deve necessariamente prevedere, per il tempo necessario e nelle zone potenzialmente “scoperte” dal servizio, soluzioni alternative e sostitutive al sistema impiantistico, quali quella di cui all’avviso.
Quest’ultimo deve intendersi nell’ambito di una più ampia ricognizione che sta interessando (ed interesserà) anche altri territori e che l’Amministrazione regionale sta effettuando per delineare, quanto più realisticamente possibile, anche in termini economici (per non gravare sulla tariffa dei cittadini), lo scenario futuro del sistema di smaltimento dei rifiuti durante i lavori di completamento del sistema tecnologico e, soprattutto, scongiurare in futuro nuove emergenze igienico-sanitarie ed ambientali legate allo smaltimento dei rifiuti”. “La Calabria può e deve lasciarsi alle spalle l’incubo dell’emergenza rifiuti e, comprensibilmente, per farlo deve attuare la raccolta differenziata che, peraltro, è un obbligo normativo (non “scaricabile” dai comuni alla Regione che, può solo dettarne gli indirizzi programmatici e creare le condizioni per l’attuazione ed lo sviluppo, come sta già effettivamente facendo). Se l’emergenza è frutto della rassegnazione, la rinascita è frutto della convinzione, dell’impegno e del contributo di tutti i calabresi, scevri da interessi campanilistici o politici, ad esclusivo beneficio della Calabria. Questa Amministrazione regionale ci crede – conclude l’assessore all’ambiente – e si sta adoperando responsabilmente, in modo trasparente e deciso, a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.