• Al via dal 2013 la Res. Secondo Confcommercio sarà stangata sulle attività commerciali
    23/11/2012 | Giuseppe Campisi | Edicola di Pinuccio

    E’ SCATTATO L’ALLARME  tra gli operatori economici per la prossima introduzione della nuova tassa sui rifiuti e servizi, la Res, che scatterà dal 1 gennaio 2013 in sostituzione delle vecchie Tarsu e Tia. A lanciarlo è stata l’associazione di categoria Confcommercio che proponendo i dati di una simulazione settoriale effettuata dalla propria commissione Ambiente ed Energia, ha rilevato un aumento consistente per la tariffa di riferimento con dati che francamente sono scoraggianti. Analizzando i risultati si è constatato che nel 2013 le tariffe sui rifiuti corrisposte dalle aziende lieviteranno mediamente in media del 290%, con rialzi superiori al 400% per alcune categorie di attività come la ristorazione, toccando soglie fino al +600% per l’ortofrutta e le discoteche.

     

    In base alle ricostruzioni prodotte, attività quali pescherie, negozi di fiori o pizzerie al taglio con un locale di 100mq andranno a pagare mediamente 3.038,40 euro a fronte dei 401,35 dovuti nel 2012; discoteche e night club di 200mq passeranno da 558,90 a 4.433,91 euro. Un aumento meno consistente, ad esempio, lo sopporteranno edicole, farmacie e tabacchi che con una superficie media stimata di 30 mq, che passeranno dagli attuali 103,50 a 192,20 euro. Bisogna pure ricordare che il nuovo tributo comprende, oltre alla quota ambientale per lo smaltimento dei rifiuti, anche una quota ‘servizi’ dedicata a sicurezza, illuminazione e  gestione delle strade. Ciò non di meno saranno le attività commerciali a sostenere il maggior onere del nuovo tributo e questo perché i calcoli saranno effettuati sulla base dei coefficienti contenuti nel DPR 158/1999 che – fanno sapere dalla Confcommercio – sono il risultato di componenti arbitrari come il predominio del peso della superficie dell’area rispetto ai rifiuti prodotti.

     

    Nella relazione di Confcommercio, si legge ancora che, il presidente Carlo Sangalli, in una lettera indirizzata al Ministro dell’Ambiente Clini ha chiesto la sospensione fino al primo gennaio 2014 del nuovo tributo, per provvedere ad una revisione della norma che riesamini il caso in attesa dell’emanazione dell’apposito regolamento ministeriale. Ma se le stime della Confcommercio si rivelassero congrue, anche per eccesso, ciò potrebbe comportare una ulteriore disincentivazione al settore già duramente provato dal declino degli indicatori economici che segnalano come il terziario stia pagando maggiormente la contropartita d’una crisi che ha colpito soprattutto le piccole e medie imprese, vera ossatura economica e produttiva del sistema Italia.

     

    Solo per fornire un parametro: nel confronto con agosto 2011 l’Istat  relativamente alla condotta delle vendite al dettaglio registra flessioni generalizzate, più intense per le imprese operanti su piccole superfici ( 1,4%), rispetto alla grande distribuzione (-0,4%). Ecco perché oltre alle difficoltà del mercato, la nuova Res ed i suoi criteri d’applicazione contribuiscono a configurasi come l’ennesimo ostacolo che rischiano di invalidare l’iniziativa privata per la creazione di nuove imprese se intese quali ulteriori voci in sommatoria al già consistente elenco di italici balzelli del quale, nonostante le promesse, non si riesce a sfoltire il contingente.