CINQUEFRONDI – Adoperarsi per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato non è solo auspicabile ma è anche praticabile. Per ascoltare le esperienze calabresi sul tema e per promuovere una nuova logica economica del settore che abbia i connotati dell’efficienza e dell’efficacia abbiamo partecipato con interesse al seminario svoltosi presso il palazzo del Consiglio regionale a Reggio Calabria dal tema “Comuni per l’acqua pubblica: istruzioni per l’uso”. Un passaggio che abbiamo ritenuto importante per rinsaldare il nostro fermo convincimento che anche a Cinquefrondi questa proposta, che abbiamo fatto sin dall’inizio come nostra e che rappresenta un’opzione sulla quale abbiamo inteso costruire legami politici che abbiano come direttrici i beni comuni ed il loro utilizzo fuori dalle logiche del mercato, possa diventare una felice realtà.
Rinascita, intendiamo ricordarlo, si è fatta promotrice sin dalla sua fondazione nel territorio comunale di vari banchetti sul tema, di manifestazioni pubbliche, di propaganda per la vittoria al referendum del 2011, ancora inattuato, di varie raccolte firme come quella, da ultimo, per una proposta di legge d’iniziativa popolare per la Regione Calabria e, sul versante istituzionale, della modifica dello Statuto comunale nel senso di enunciare il principio che l’acqua è un bene comune sottratto alla logica mercantile. Su questa strada abbiamo inteso scommettere non solo per un’idea politica di fondo ma anche per un’utilità pratica economica e non solo: da questo tema abbiamo inteso evidenziare l’importanza di un percorso partecipato nella gestione della cosa pubblica, completamente antitetico alle politiche deboli e discontinue dell’attuale amministrazione che governa il paese, e per aprire anche la nostra piccola realtà all’innovazione ed al progresso nell’esclusivo interesse dei cittadini che avrebbero certamente meno da pagare e qualche voce in capitolo in più in un esercizio consapevole della democrazia e dei suoi diritti correlati.