• A Rosarno serve un progetto
    08/03/2012 | Raffaele Serrano, Segreteria regionale Siap | Il Quotidiano della Calabria

    REGGIO CALABRIA – Il dibattito apertosi in occasione dell’ultima seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Rosarno, con ordine del giorno, l’ordine pubblico e la sicurezza in città, non lascia indifferenti il sottoscritto e l’Organizzazione Sindacale di Polizia (S.I.A.P.) che oggi rappresenta, bensì suggerisce una profonda riflessione sulla “questione Rosarno”. I numerosi fatti di criminalità che continuano ad affliggere questa città; la carenza di opere infrastrutturali in grado di valorizzare il territorio ed includerlo nel circuito turistico, dal quale ormai prepotentemente ne è stata estromessa l’intera Piana di Gioia Tauro; la pressione mafiosa sulle attività commerciali ed imprenditoriali della zona e sull’intera società civile; alcune scelte del Governo, come ad esempio quella di trasferire il Reparto Prevenzione Crimine della Polizia da Rosarno ad altra sede, dimostrano l’inesorabile abbandono di questa terra da parte delle istituzioni centrali e mortificano i sacrifici di quanti, cittadini, amministratori locali e forze dell’ordine, ogni giorno contrastano con tutte le proprie forze il decadimento sociale, ambientale e culturale che incombe, come ombra minacciosa ed inquietante, sui nostri territori. Scelte di governo dettate dall’emergenza e l’assoluta impreparazione dinanzi a fatti straordinari, come la recente rivolta degli immigrati, sono la dimostrazione dell’assenza di concrete politiche sociali a livello nazionale in grado di creare sviluppo e prospettiva in questa terra e della mancanza di un fronte compatto in grado di contrastare l’oppressione della Ndrangheta nel tempo. La politica dell’emergenza, come ad esempio militarizzare un’intera città a seguito di fatti straordinari, non vuol dire tutelare i cittadini di Rosarno, ma significa non aver programmato e progettualizzato una seria politica dello sviluppo e non aver affermato con fermezza sul territorio la presenza delle istituzioni e dello Stato.