• Vicenda armi chimiche, per la sezione Sel di Polistena Gioia Tauro diventa “Un Porto di speranze”
    L'operazione un successo diplomatico. Il Governo crei le condizioni per rilancio e sviluppo e combatta la ndrangheta che ostacola la crescita
    18/01/2014 | Sezione Sel Polistena | Comunicato

    GRU PORTO NOTTEPOLISTENA – È ormai stato deciso: tra qualche giorno, nel Porto di Gioia Tauro verranno trasbordate alla nave Statunitense “Cape Ray” le armi chimiche provenienti dalla Siria. Il trasbordo del materiale altamente chimico avverrà da nave a nave, mediante la movimentazione di 60 container con appositi rotabili e, quindi, senza lo stoccaggio dei container sulla banchina del Porto. È senza alcun dubbio una tra le più importanti operazioni di disarmo della storia recente, compiute grazie all’accordo siglato tra le potenze mondiali e le Nazioni Unite. Possiamo definire tale operazione un successo, poiché la Siria e tutto il Medio Oriente sono stati negli ultimi anni protagonisti di una guerra feroce e devastante che, purtroppo, ha provocato la morte di migliaia di persone, tra cui bambini innocenti, e la difficoltà del nostro Paese ad accogliere le migliaia di persone profughi da quei territori di morte e l’ immane dramma di centinaia di donne e uomini morti prima di raggiungere le coste italiane.Accogliamo, dunque, con soddisfazione l’inizio di un percorso di Pace che vede nella cooperazione internazionale e nel dialogo gli strumenti necessari per raggiungere la Pace, elemento indispensabile per costruire comunità migliori e uomini liberi.

     

    Protagonista di questa operazione internazionale, tra mille polemiche, sarà il Porto e la Piana di Gioia Tauro. A nostro avviso, la discussione sulla possibile, più volte smentita dal Governo, pericolosità del passaggio delle armi chimiche, non deve distrarci dal vero dibattito sulla condizione di difficolta del più importante scalo marittimo del Mediterraneo: difatti pare che negli ultimi anni il Porto sia stato più volte interessato al passaggio di altri materiali pericolosi, che solo grazie alla professionalità dei lavoratori portuali e dell’ottima sicurezza dell’infrastruttura non ha costituito pericolo per il Territorio e per gli operatori. La condizione in cui oggi versa il Porto di Gioia Tauro è molto delicata, lo scalo ha enorme difficoltà a diventare volano di crescita economica per il territorio della Piana e di tutta la regione. Solo oggi, e solo per queste situazioni che giustamente danno spazio a molti elementi di contrarietà, il Porto di Gioia Tauro viene indicato dal Governo italiano e non solo, come struttura all’avanguardia e sicura.

     

    Noi cittadini della Piana avremmo voluto, e forse anche preteso, che tale riconoscimento fosse stato individuato anche in altre circostanze che avrebbero potuto rilanciare lo scalo e l’economia di questa regione e non solo garantire, come in questa circostanza, un importante servizio al nostro Paese e alla comunità internazionale. In questo particolare momento di massima esposizione del Porto di Gioia Tauro auspichiamo, ancora una volta, che il Governo, finora poco attento a questa importante infrastruttura, gli rivolga massima attenzione e crei condizioni favorevoli per il suo sviluppo e il suo rilancio e che continui con più forza e determinazione la battaglia contro la ‘ndrangheta che ostacola la crescita commerciale ed economica di un’importante risorsa industriale per tutto il nostro Paese

     

    . In questa occasione vogliamo, inoltre, denunciare la situazione di tantissimi lavoratori del Porto che vivono il dramma della cassaintegrazione, a loro va la nostra più sincera solidarietà per la loro condizione di precarietà e ribadiamo il nostro impegno politico perché, come è successo per i lavoratori LPU ed LSU della nostra Regione, che, grazie all’emendamento alla legge di stabilità presentato dal nostro Partito, hanno raggiunto finalmente dopo tantissimi anni di precariato la possibilità di intraprendere un percorso che li porterà alla stabilizzazione, anche per loro si prospetti, quindi, un futuro migliore, necessario per una vita sempre più dignitosa.

     

    Auspichiamo, infine, che il Porto di Gioia Tauro, finalmente riconosciuto dalla comunità internazionale, quale scalo di eccellenza dell’intero Mediterraneo, diventi per il nostro Governo priorità assoluta per il rilancio economico della Calabria e di tutto il Paese. Sinistra Ecologia Libertà sarà al fianco con quanti proporranno iniziative che serviranno a richiamare l’attenzione delle autorità competenti per un vero ed indispensabile rilancio del Porto di Gioia Tauro, salvaguardando l’ambiente ed il nostro territorio. Ribadiamo, anche in questa circostanza, da persone libere la nostra più totale contrarietà e la più ferma indignazione per la costruzione del Rigassificatore, elemento, questo si, di pericolo per tutta la Piana di Gioia Tauro.