CINQUEFRONDI – Il fascino delle immagini che nascondono molto più di quanto non lascino intravedere ma che sanno regalare allo spettatore che si lascia trasportare dalle emozioni momenti di pura estasi, soavemente cullato nell’essenza dei ricordi che riconducono a luoghi, sapori, odori e suoni che le figure restituiscono alla mente strettamente personale ed arcana del visitatore. Non solo questo è Diem, la mostra-evento in fotografia firmata Salvatore Colloridi, un autoctono cultore del ritratto, che ha fatto della sua privata passione una pubblica forma d’ arte, in esposizione – con ingresso libero – nei giorni 3, 4 e 5 novembre presso i nuovi locali dell’ associazione culturale Edicola di Pinuccio in piazza della Repubblica, pieno centro, a Cinquefrondi.
La finalità di questo giovane autore, che già vanta una interessante produzione, matura e vivida, è quella di regalare degli attimi, non solo di semplice visione, ma anche di viaggio nella memoria e nell’inconscio elaborativo di momenti di esperienza sensoriale che offerti attraverso l’osservazione, lo immergano – tout court – nella rappresentazione medesima che scopre innanzi a sé. I suoi lavori restituiscono così la definizione di una identità netta, il frutto di un impegno scaturente da una superba capacità di osservazione del mondo circostante ed assorbirne i contenuti più esclusivi, poi reinterpretati secondo una estetica coinvolgente e distaccata al tempo stesso. Con la personale fantasia dei partecipanti ad accendere la regia del pensiero che vuole non solo e non tanto esplorare l’opera ma anche esserne attrice, compartecipe d’una circostanza, interprete attiva d’una pièce visuale, fissata in una sorta di tromp-l’oeil alla rovescia.
Ecco quindi che la fotografia diventa alta forma espressiva alla quale l’autore ha dato la sua impronta, plasmato la sua struttura, forgiato il prodotto, infondendone il suo influsso creativo indirizzato a sedurre – in acme – lo spettatore a cui viene affidata, in definitiva, una traccia esegetica. Un chiaro segnale della talentuosità artistica di Salvatore Colloridi, vero e proprio artigiano fotografo – self made man – stavolta profeta in patria, che proprio nella sua Cinquefrondi ha voluto esibire la prima di questi scatti, imprimendo efficacemente attraverso il componimento fotografico il carpe Diem della sua intima sensibilità.