CINQUEFRONDI – Se non si vuole correre il rischio di passare per poco credibili, non basta dire di essere orgogliosi del liceo musicale di Cinquefrondi, se poi non si prendono decisioni coerenti con l’obiettivo di farlo radicare e crescere. Una crescita, tra l’altro, che è crescita per il territorio nel suo insieme. Ecco perchè bisogna farsi carico, oltre del problema della sede provvisoria per la scuola, anche di tutta una serie di altri fattori critici che richiedono interventi rapidi delle istituzioni, in contesti in cui solo le scelte giuste assicurano successo. Noi in questo post vogliamo occuparci di due di questi fattori: l’accessibilità e la residenzialità.
Unica scuola del suo genere della provincia, il liceo musicale per forza di cose ha un bacino di utenza ampio. Il fatto di poterne fruire con profitto e senza troppi sacrifici anche se si viene da centri lontani costituisce un elemento di qualità, l’aspetto forse decisivo per permettere alla scuola di crescere come merita. Il tema della fruibilità e dell’accessibilità si porta dietro necessariamente quello della mobilità, dei trasporti locali pubblici e privati, della residenzialità e dei servizi sul territorio.
Andiamo con ordine. A Cinquefrondi, di fatto, si arriva solo in macchina. Scarsi e aleatori i servizi delle autolinee Lirosi, altrettanto scarsi quelli delle Ferrovie della Calabria. (Tenendo presente questa realtà oggettiva, forse riesce più chiaro il motivo del forte allarme dei mesi scorsi per la chiusura della linea ferrata per Gioia Tauro: una delle poche infrastrutture che potrebbe concorrere ad aumentare l’accessibilità al paese. Lo stesso valga per la vertenza Lirosi, che oltre ad aver costretto i dipendenti a scioperi defatiganti, ha isolato paesi come Giffone, e ridotto ancora di più il livello e la qualità del suo servizio).
E’ dello scorso novembre una proposta di Rinascita per Cinquefrondi con cui si chiede l’autorizzazione di una fermata nel territorio comunale per una autolinea della soeita Federico che transita sulla Sgc 682. Ma nè di questa nè delle altre vicende se ne conosce l’esito. Le Taurensi restano ferme e il personale rischia di venire trasferito, la Regione Calabria continua il gioco dei rinviie nonostante gli annunciati impegni della Provincia sul territorio la parola d’ordine è aspettare. Gli autoservizi regionali, pagati con denaro pubblico, sono da decenni considerati un affare privato dal monopolista Lirosi, e cosi’ continua a essere…
Con la rete di trasporto locale combinata come sappiamo, riuscite a immaginare per uno studente di Reggio Calabria, o di Siderno, o di Melito Porto Salvo, o di Vibo Valentia, o di Caulonia, al giorno d’oggi, quanto sia accessibile Cinquefrondi e il suo liceo?
Ecco perché la questione della mobilità resta fondamentale per le sorti del Liceo musicale, che tutti in queste ore dicono di voler tutelare. La stessa Provincia, secondo quanto informano i quotidiani, ha promesso uno sforzo in direzione del ripristino dei collegamenti con Cinquefrondi. Ma ovviamente questo non basta, se non si creano le condizioni che costringano la Regione a essere conseguente con le promesse fatte. Ad esempio, sarebbe il caso di rispolverare il Tavolo tra i sindaci sui trasporti e cominciare a elaborare delle proposte concrete da opporre all’inerzia regionale.
Altro fattore in gioco è quello della domanda di alloggio temporaneo, per studenti fuori sede. In condizioni ordinarie è la scuola che offre ai propri allievi il servizio, in base a graduatorie specifiche. La soluzione al problema puo’ passare attraverso diverse modalita di erogazione: dalla residenza in convitto al ticket per il rimborso di un bed and breakfast. A quanto sappiamo oggi non è stata presentata alcuna ipotesi a riguardo. La Provincia, nel corso dei soprallughi fatti a Cinquefrondi nei giorni scorsi, ha comunicato la disponibilità di 120.000 euro per adattare i nuovi locali provvisori del Liceo e allestire una offerta residenziale. Di più non se ne sa.
Accessibilià e residenzialità. ormai è evidente, sono due fattori chiave del possibile successo della scuola. Fattori da includere nella programmazione (perchè sarà inevitabile, negli anni, col crescere delle iscrizioni registrare anche una parallela crescita della domanda di servizi di residenzialità e di trasporto), e non da gestire come se fossero emergenze. Come si intende affrontare questi due aspetti puntuali del problema? Quali sono i piani delle istituzioni comunali, e quali le posizioni delle forze politiche? Ecco un nuovo argomento su cui confrontarsi, cercando di guardare a “una Cinquefrondi del futuro”, come ha scritto in un commento Antonello Manfrida.