• Tribunale addio, tra le proteste. A margine del progressivo impoverimento del territorio cinquefrondese, una nota di Antonello Manfrida
    15/11/2012 | Antonio Manfrida | Edicola di Pinuccio

    “CANTO NOTTURNO di un pastore errante ” è un’ opera magnifica di Giacomo Leopardi che di rientro dal Tribunale mi sovviene automaticamente in testa, dopo aver assistito per qualche minuto al sit in di protesta organizzato stamani. Mi sovviene, ma non colgo in pieno il motivo. Probabilmente perchè chi oggi manifesta il giudizio negativo sulla chiusura della nostra sede non ha saputo cogliere per tempo la rivoluzione che nell’ apparato della pubblica amministrazione si sta manifestando, in nome di una politica di spesa basata non sulle istanze e le esigenze della popolazione, ma su un conto matematico. Forse è giusto così; forse l’ organizzazione dello stato sabaudo nei tempi della globalizzazione non ha senso. Ha senso però chiederci quale la prospettiva sociale – culturale – economica delle nostre aree, che certamente saranno sempre più emarginate.

     

    Ha senso quindi capire – o sforzarci di capire – l’ intelligenza di chi a pochi chilometri di distanza ha saputo progettare e realizzare un planetario (sì, un planetario, quello che serve per guardare la luna), quando a Cinquefrondi gli sforzi compiuti per l’apertura del Liceo musicale vengono mortificati e sviliti, dimenticando la saggezza e la disponibilità di Gigi Marafioti ed altri, che in quel progetto hanno creduto e investito. Ha senso domandarci quando e chi riterrà di spendere un occhio di attenzione a quei malati che giornalmente visitano l’Unità di Valutazione Alzheimer di Via Australia (sì, a Cinquefrondi esiste e lavora una struttura sanitaria del genere, non tutti lo sappiamo). Si potrebbe continuare, all’ infinito.

     

    Se si vuole resistere al naturale isolamento delle aree interne, se si vuole un futuro, il progetto è di lavorare da subito su cose e obiettivi non immaginabili normalmente e secondo la visione con paraocchi. Ricorrendo all’ esempio, ma il Dirigente dell’ Itis di Polistena non insegna nulla? La lungimiranza di quella persona è solo da prendere ad esempio. Come ad esempio prendere le mille cose positive che ancora possiamo recuperare e valorizzare. E’ inutile sperare nella luna, alla quale destinare un canto notturno nei nostri viaggi; è necessario guardare il mondo che cambia e cercare di capire dove va. Forse proprio attorno all’ Edicola …